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Se anche i Ferragnez vivevano una relazione tossica: come riconoscere una storia d’amore problematica

Come si riconosce una relazione tossica? Eccessi d’amore, dipendenza, love bombing e manipolazione: di questi e degli altri elementi che la caratterizzano ne abbiamo parlato con lo psicoterapeuta Merigo.
Intervista a Dott. Matteo Merigo
Psicoterapeuta e sessuologo
A cura di Francesca Parlato
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"Una relazione tossica in cui ci facevamo del male a vicenda" così Fedez ha definito il suo matrimonio con Chiara Ferragni durante una diretta su Twitch con lo streamer Grenbaud. Pochi giri di parole e diritto al punto, il rapper-imprenditore di Rozzano non scende nei particolari (a parte qualche altra stoccata al giro di amici della ex moglie) ma sceglie un'espressione accurata (e pure abusata) per raccontare la sua situazione. È un tentativo di mettersi al riparo dalle critiche? Un'espressione esagerata per un'autoassoluzione nel tentativo di fermare la pioggia di critiche che lo sta rincorrendo da mesi? Oppure si può parlare davvero di tossicità? Certo è che quello che succedeva all'interno dell'attico di City Life non è dato saperlo. In compenso possiamo chiedere a un esperto quali sono gli elementi tipici di una relazione tossica.

Quando si può parlare di relazione tossica

Negli ultimi anni l'espressione ‘relazione tossica' è stata molto sdoganata. È entrata nel linguaggio comune ma talvolta è utilizzata anche a sproposito, per indicare magari una relazione in cui semplicemente non si sta più bene, una coppia in cui l'amore è finito, una coppia litigiosa. Ma quali sono invece gli elementi che contraddistinguono la tossicità dal punto di vista di uno psicoterapeuta. "Tendiamo a identificare la relazione tossica con una relazione litigiosa, dove i partner discutono sempre, alzano i toni, ma in realtà l'equazione non è valida – spiega a Fanpage.it lo psicoterapeuta e sessuologo Matteo Merigo – La litigiosità è un elemento che può essere presente anche in una relazione sana, anche in una relazione dove c'è l'amore. Una relazione è tossica quando c'è uno dei due partner che prevale sull'altro, che prende il sopravvento e lo schiaccia annullandolo". Possiamo trovarci in presenza di una relazione tossica e caratterizzata da abusi, di tipo fisico o verbale, o di una coppia in cui siano anche gli eccessi di amore a provocare infelicità. "Continue dimostrazioni d'affetto, eccessi di  attenzione possono portare all'esasperazione, generando dei paradossi per i quali il partner che riceve tutte queste dimostrazioni si sentirà sicuro della sua scelta, ma allo stesso tempo patirà questo comportamento opprimente. Poi ci sono le relazioni tossiche caratterizzate da violenza, fisica o verbale, e anche in questo caso ci rendiamo conto che c'è uno sbilanciamento di potere all'interno della dinamica della coppia". 

Il problema della dipendenza

L'altro elemento tipico delle relazioni tossiche è la dipendenza. "La dipendenza è un elemento che provoca la tossicità. Come tutte le cose tossiche arriviamo a un punto in cui non possiamo farne più a meno. Un esempio banale: le sigarette. Il fumatore sa bene gli effetti e i rischi per la salute ma allo stesso tempo non può rinunciare". Per questo uscirne è difficile. Lasciare un partner o una partner che non ci fa bene, non è difficile solo per i sentimenti d'amore e di affetto che magari ancora ci legano a lui, ma è complicato proprio per il fattore dipendenza, spesso sottovalutato dalle persone vicine alla coppia.

Il love bombing e il gaslighting

Abbiamo mutuato dall'inglese alcune espressioni che ben rendono l'idea di modelli di comportamento disfunzionali. Prendiamo ad esempio il love bombing "Letteralmente vuol dire bombardamento d'amore. In una relazione tossica questa è una delle fasi tipiche – spiega Merigo – C'è uno dei due, il narcisista, che corteggia, seduce e lusinga l'altro partner. Un corteggiamento esagerato ed esasperato, che ha una doppia finalità: oltre alla conquista del partner, il love bomber si assicura con questi gesti grandiosi la sua fedeltà assoluta, la totale devozione. Una volta terminata la fase del bombardamento d'amore, la vittima potrebbe sentirsi svalutata, si sentirà in colpa, si chiederà perché non riceve più le stesse attenzioni". Ed è qui che comincia un'altra fase tipica della relazione tossica, il gaslighting. "Il gaslighting è una forma di manipolazione, si colpevolizza il partner per delle cose che non sono accadute, si innescano dei sensi di colpa. È un elemento tipico delle relazioni malsane e tossiche". 

Relazioni tossiche: come uscirne

Dipendenza, love bombing, manipolazione, gelosia sono tutti elementi che devono fare scattare il campanello d'allarme. Certo dall'interno può essere difficile rendersi conto di stare vivendo una relazione tossica, ma alcuni tratti, come ad esempio il love bombing (una fase che in genere si attraversa all'inizio) possono fare alzare il livello di allerta. "L'elemento iniziale è sempre lo sbilanciamento – avverte Merigo – Un'inondazione d'amore a senso unico, la mancanza di equilibrio o proprio lo schiacciamento, la prevalenza di uno dei due sull'altro fino all'annullamento. Di solito all'interno di una relazione tossica uno dei due è sempre una persona con dei tratti narcisistici o borderline, con delle forme di attaccamento ambivalenti che prima o poi condurranno alla chiusura e alla distruzione della relazione (anche se non necessariamente in tempi brevi)". E siccome si tratta pur sempre di una dipendenza il modo più sicuro e anche veloce per uscirne è rivolgersi a uno psicoterapeuta. "Ogni tanto quando si parla di relazioni che finiscono si dice sempre che le colpe sono equamente divise su entrambe le parti. Nel caso di una relazione tossica, chi ‘subisce' ha l'unica colpa di essersi lasciato andare, di aver dato spazio al partner. Si tratta di una coppia ovviamente inconsistente. Ma uscire sani da una relazione tossica è possibile, ricostruirsi, raccontare il proprio dolore non è semplice. Per questo il mio consiglio è quello di iniziare una psicoterapia, un percorso che consentirà al paziente di ricostruire piano piano la propria vita e allo stesso tempo di mettersi in moto, perché quello che ci vuole per uscire da una relazione tossica è proprio l'azione, agire, evitare di rimanere fermi nel proprio dolore". 

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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