Salviette intime attenzione alla scelta, l’esperta: “Quelle per il ciclo sono una trovata commerciale”
Le salviette intime correttamente usate possono diventare parte integrante di una buona igiene personale. L'importante è limitare l'utilizzo alle situazioni di "emergenza" e scegliere prodotti che non contengono sostanze potenzialmente dannose. Come ha specificato l'esperta a Fanpage.it, non bisogna mai dimenticare che è l'acqua la migliore alleata quando si tratta di pulizia e non c'è bisogno di altro.
Come usare correttamente le salviette intime
Le salviette intime si rivelano molto utili in viaggio, in palestra, quando si sta a lungo fuori casa. La dottoressa Farris ritiene che possano essere d'aiuto in tutte queste situazioni, ma il loro utilizzo non dovrebbe diventare una sostituzione di altri metodi. Ha difatti ricordato: "Va bene se non si ha modo di lavarsi e sciacquarsi con l'acqua: usare ogni tanto una salvietta, due o tre non è una tragedia. Ma durante la giornata se uno sta a casa non si ha bisogno. Non devono nemmeno sostituire il bidet. E possono essere utili con le mestruazioni, per il fastidio dell'odore". Ma attenzione a quelle presentate come specifiche per il ciclo: "È una trovata commerciale".
Come per i detergenti, anche in questo caso leggere l'Inci può essere utile, ma dopo aver studiato diversi prodotti commerciali l'esperta ritiene che ci sia molta attenzione nella produzione: "Pochissime di quelle in commercio contengono allergizzanti; quelle che hanno un po' più di cotone possono dare un po' più fastidio. Difficilmente fanno schiuma. Stanno più attenti alle salviette che agli assorbenti: molti di questi provocano reazioni allergiche perché contengono troppe plastiche. Invece in commercio ci sono marchi che fanno salviette completamente anallergiche, adatte anche a bambini e donne in gravidanza".
Come per i detergenti, anche in questo caso è meglio usare prodotti neutri, benché esistano in commercio anche quelli antibatterici: "Contengono clorexidina di solito, ma si usa quando effettivamente c'è un'infezione batterica in corso, altrimenti non ha senso, perché può dare un po' di secchezza. Poi dipende dall'infezione: per esempio con la candida il ph diventa più neutro-alcalino, quindi bisogna sapere qual è l'infezione e solo il medico può dirlo".