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Quante albicocche si possono mangiare al giorno e quali sono i benefici di questo frutto

L’albicocca è tra i frutti simbolo dell’estate. Ricca di acqua, vitamine D e C e fibre, vanta incredibili qualità nutritive: ecco quali sono i benefici sulla salute e le quantità giornaliere consigliate.
A cura di Valeria Paglionico
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L'albicocca nasce dall'albicocco (Prunus armeniaca), una pianta originaria dell'Asia centrale che produce i suoi frutti durante la stagione estiva, per la precisione dalla fine di maggio fino al mese di luglio. Dalla forma rotonda e dalla pelle liscia e vellutata, le albicocche possono variare il loro colore dal giallo pallido all'arancione vivace, fino ad arrivare a qualche sfumatura di rosso. Si tratta di frutti ricchi di acqua, vitamine D e C e fibre, dalle incredibili qualità nutritive: fanno bene alla vista, alla pelle e alla digestione, tanto da essere consigliate a chi soffre di stitichezza. Naturalmente non bisogna esagerare con le quantità quotidiane, quelle consigliate sono circa 2-3 frutti freschi al giorno.

Le proprietà delle albicocche

Le albicocche hanno elevati valori nutrizionali, sono ricche di acqua, vitamine (soprattutto A e C) e sali minerali essenziali ma il loro apporto energetico è tra i più bassi dell'intera categoria. Un frutto fresco di circa 100 gr in media contiene circa 50 calorie. Diverso è il caso delle albicocche sciroppate: essendo cotte, non contengono la stessa concentrazione di vitamina C del frutto fresco ma sono ricche di zuccheri, visto che sono immerse nello zucchero. Le albicocche disidratate sono prive della componente idrica e quindi hanno un un contenuto nutrizionale maggiore. Di solito non vengono addizionate in zucchero ma contengono diversi additivi alimentari. Sarebbe bene mangiare i frutti freschi per intero, dunque anche con la buccia, visto che, oltre a essere gustosa, contiene anche grandi quantità di fibre. L'unica parte che deve essere scartata è il nocciolo, che non è commestibile.

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I benefici

Le albicocche sono tra i frutti estivi più salutari per mantenere un'alimentazione equilibrata: agiscono sul metabolismo e donano al corpo un elevato apporto energetico. Fanno bene alla vista e sono fonte di beta-carotene, luteina e zeaxantina, dunque fungono da potenti antiossidanti naturali che aiutano a combattere i radicali liberi, ovvero i composti che danneggiano le cellule favorendo stress ossidativo, obesità e malattie croniche. Favoriscono inoltre la regolarità intestinale grazie alla presenza di pectina e cellulosa, entrambe sostanze dalle leggere proprietà lassative utili nel trattamento della stitichezza. Grazie ai loro poteri idratanti, le albicocche hanno anche azioni benefiche sulla pelle, rallentando l'invecchiamento e la comparsa dei segni del tempo (non a caso vengono spesso utilizzate nella preparazione di creme viso, maschere per il corpo e prodotti per capelli).

Quante albicocche si possono mangiare al giorno e cosa succede a chi ne mangia troppe

La giusta porzione di albicocche da mangiare quotidianamente per avere dei benefici sulla salute è pari a 150 grammi, ovvero circa 2-3 frutti freschi. Essendo ricche di zuccheri semplici, c'è il rischio che quest'ultimi fermentino nell'organismo se assunti in quantità eccessiva. Nel caso in cui si esagera con le quantità, inoltre, a causa dell'elevato contenuto di fibre si potrebbero registrare effetti lassativi o disturbi gastrointestinali come diarrea e gonfiore addominale. Nel caso delle albicocche essiccate, invece, la quantità giornaliera consigliata è di 20-25 grami. L'ideale, in ogni caso, è tenere conto delle proprie esigenze e condizioni di salute, limitandone il consume se si soffre di particolari problemi di digestione.

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Eventuali controindicazioni

Nonostante le albicocche abbiano numerosi benefici sulla salute, possono nascondere anche delle controindicazioni. Innanzitutto potrebbero scatenare reazioni più o meno gravi nei soggetti allergici, da prurito e orticaria a difficoltà respiratorie e gonfiore del viso. Essendo dei frutti ricchi di zuccheri naturali e fonte di ossalati, ovvero le sostanze che contribuiscono alla formazione di calcoli renali, dovrebbero essere consumate con moderazione sia dai diabetici che da coloro che soffrono di problemi ai reni. Le albicocche, inoltre, contengono moderate quantità di di acido purinico, dunque sono sconsigliate per le persone con alti livelli di acido urico o con gotta.

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