Quanta acqua bisogna bere d’estate quando fa caldo
Lo sappiamo: bere molto, soprattutto d'estate, è essenziale per la salute. Il nostro corpo ha bisogno di reintegrare i liquidi che perde e l'acqua è un toccasana a cui spesso non diamo la giusta importanza. Assieme alla dottoressa Jessica Falcone abbiamo cercato di spiegare, una volta per tutte, come e perché bere nel corso della giornata, cercando di raggiungere i 2 – 2,5 litri consigliati.
Quanta acqua bere in estate
C'è un dato su tutti, che da solo già fa intuire quanto l'acqua sia un elemento essenziale per il corpo umano: "Siamo fatti per almeno il 70% di acqua. D'estate aumentano le nostre esigenze idriche per cui l'assunzione di acqua diventa più urgente rispetto a quanto potrebbe essere nel periodo invernale. Dall'inverno all'estate cambia leggermente. Durante l'estate con la sudorazione e il caldo aumentano proprio le richieste da parte dell'organismo, quindi ci deve essere un bilanciamento tra entrate e uscite. In linea generale le indicazioni ci suggeriscono comunque di coprire sui 2-2,5 litri al giorno in generale, poi dipende anche dalla storia clinica (in caso di eventuali patologie), dall'età, dal sesso, da dove si vive, dallo stile di vita. L'acqua viene considerato un nutriente essenziale e come gli altri nutrienti, per cui l'organismo non è in grado di produrlo da solo, deve necessariamente assumerlo dall'esterno. Principalmente l'acqua deve soddisfare almeno il 70-80%; la rimanente quota può essere soddisfatta attraverso gli alimenti che ne sono ricchissimi. La frutta e la verdura estivi per esempio ne sono ricchi: hanno quasi l'80% di acqua, più sali minerali e fibra. L'acqua è una bevanda abbastanza completa. C'è quella oligominerale, a basso contenuto di sodio: ci si orienta in base alle esigenze personale. Io consiglio spesso quella del rubinetto, perché comunque è abbastanza controllata e molto più varia in termini di micronutrienti".
Qual è il modo corretto di bere
C'è differenza tra bere più bicchieri di acqua nel corso della giornata e "fare scorta" assumendo grosse quantità, magari attaccandosi alla bottiglia. Anche l'esperta ha chiarito che non è la stessa cosa: "Deve esserci una costanza nell'arco della giornata principalmente per due motivi. Il primo è non sovraccaricare troppo i reni. Il secondo è garantire le funzioni biologiche come la regolazione del volume cellulare, favorire i processi digestivi, migliorare l'assorbimento di alcuni nutrienti eliminando le scorie. Se noi lo facciamo costantemente nell'arco della giornata (un bicchiere a ogni ora-mezz'ora per esempio) diamo un equilibrio ai ritmi biologici del nostro organismo: favorire il drenaggio, l'eliminazione delle scorie, favorire la salute renale. Bere tutto all'improvviso affatica anche a livello digestivo: si diluiscono tantissimo gli enzimi gastrici".
È possibile non sentire lo stimolo della sete?
Con l'avanzare dell'età sopraggiunge un problema: la difficoltà ad avvertire lo stimolo della sete. Questo porta il corpo a disidratarsi. È importante sottolineare che bisogna bere anche quando non si ha sete. Questo stimolo, quando sopraggiunge, è già indicativo di uno stato di allarme. L'esperta ha spiegato: "Gli anziani non percepiscono la sensazione di sete. In realtà quando noi percepiamo la sete già è un segnale che è in atto una disidratazione nel nostro organismo. Dobbiamo abituare l'organismo a bere anche quando non sentiamo la sete per garantire costanza ed evitare di arrivare a una disidratazione che poi deve essere risolta nell'immediato".