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Quali sono i rischi dei device per monitorare il sonno: il parere degli esperti

Indossate regolarmente uno smart watch con un device per monitorare il sonno? Ecco quali potrebbero essere i rischi a cui andate incontro.
A cura di Valeria Paglionico
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I dispositivi tech indossabili hanno letteralmente invaso la nostra quotidianità, tanto che sono pochissimi coloro che non ne posseggono almeno uno. Gli smart watch, in particolare, sono i più diffusi, amatissimi per la comodità e per la loro capacità di monitorare ogni tipo di attività, dalla frequenza cardiaca alla respirazione, fino ad arrivare ai livelli di stress e alle calorie bruciate. Questi device, inoltre, riescono anche a monitorare il sonno e le sue diverse fasi: per quale motivo si tratta di una funzione che nasconde dei preoccupanti rischi per la salute? Ecco il parere degli esperti.

Cos'è l'ortosonnia

In quanti sono rimasti letteralmente "ipnotizzati" dai dati sul proprio sonno registrati dagli smart watch? Sebbene spesso non sia semplice interpretare i grafici, è curioso scoprire quante sono le ore di sonno profondo, quelle della fase rem e quelle di sonno leggero. La cosa che in pochi sanno è che tenere sotto controllo costantemente questi dati potrebbe avere delle conseguenze negative, il motivo? Nella maggior parte dei casi si sviluppa una vera e propria ossessione sul tema. Intervistato dalla CNN, lo psicologo clinico Kelly Baron, professore di medicina presso l'Università dello Utah, ha parlato di ortosonnia, ovvero dell'ossessione per il sonno perfetto.

Perché i device che controllano il sonno non sono affidabili

Kelly Baron ha spiegato che da qualche anno a questa parte sono aumentati i pazienti che, portando i dati registrati dai device indossabili, sono estremamente preoccupati dalle loro abitudini notturne, cosa che li porta a soffrire insonnia. La cosa che spesso si dimentica è che i tracker sono notoriamente imprecisi, dunque il più delle volte ci si lascia semplicemente influenzare da cifre errate. Certo, quelli di buona qualità misurano movimento e variabilità della frequenza cardiaca, ma fino a quando non riusciranno ad analizzare le onde cerebrali come si fa in un laboratorio del sonno, i risultati raggiunti saranno solamente stime. La verità è che nessuno ha bisogno di un rivelatore del sonno per dormire bene, basta semplicemente seguire le comuni raccomandazioni come creare una precisa routine, non utilizzare lo smartphone a letto e affrontare eventuali disturbi (come l'apnea notturna).

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