Perché mangiare le arachidi non fa male e quali sono i benefici
Le arachidi, conosciute anche come noccioline americane, sono i frutti di una pianta erbacea, l'Arachis hypogaea, appartenente alla famiglia delle Fabacee. Come erroneamente si potrebbe pensare, non appartengono alla categoria della frutta a guscio o dei semi oleosi, ma appartengono alla famiglia dei legumi, come ceci, lenticchie, fagioli e soia. Le arachidi sono ricche di vitamine e minerali: aiutano il sistema nervoso, il cuore e favorirebbero anche la perdita di peso. Le proprietà nutrizionali benefiche non mancano: come ogni tipo di frutta secca o simili, non fanno male se consumate nella quantità consigliata.
Cosa sono le arachidi: le proprietà benefiche
Le arachidi sono dei semi ricchi di proteine, vitamina E e PP, coenzima Q10, acido folico e arginina. Inoltre forniscono al nostro organismo un buon apporto di sali minerali e fibre e sono dei potenti antiossidanti naturali: mantengono giovane la nostra pelle e tutto l'organismo. L'acido folico è un elemento fondamentale in gravidanza, per prevenire malformazioni del feto, inoltre stimola la fertilità. La vitamina PP aiuta invece il sistema nervoso ed è importante anche per la circolazione sanguigna. Ma quali sono nello specifico i benefici delle arachidi? Anche se sono ricche di grassi, favorirebbero la perdita di peso, consumandone le giuste quantità: le proteine, le fibre e i grassi buoni in esse contenute, infatti, aumenterebbero il senso di sazietà. Il contenuto di sali minerali come potassio, magnesio, rame e altri elementi come la vitamina B3 e l'acido oleico, favoriscono la salute del cuore: l'assunzione controllata e regolare di arachidi, abbasserebbe il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi, aumentando quello buono (HDL). L'assunzione regolare e controllata di arachidi, aiuterebbe anche a prevenire i calcoli biliari, anche se sono necessari ulteriori studi per accertare questo beneficio.
Quante mangiarne al giorno e come conservarle
Anche se le arachidi sono dei semi salutari, è importante consumarle con moderazione, dato l'elevato apporto calorico. Quante mangiarne al giorno? La dose giornaliera consigliata è di 25-28 grammi al giorno, che corrispondo a 20 arachidi: meglio però consumare quelle naturali da sgusciare. Importante poi la conservazione delle arachidi: quelle in guscio devono essere conservate in luogo fresco e asciutto, per alcuni mesi. Una volta sgusciate, invece, sistematele in un contenitore con chiusura ermetica e conservatele in frigo per alcuni giorni.
Le diverse tipologie di arachidi: da sgusciare, salate o caramellate
Le arachidi sono consumate in Italia principalmente come snack, è importante però fare una distinzione tra le tipologie. Troviamo infatti le arachidi intere da sgusciare e poi quelle già pronte, salate o caramellate. Parliamo ovviamente di prodotti molto diversi: le arachidi intere sono quelle più naturali, e anche le più salutari, mentre le altre due tipologie si ottengono attraverso processi industriali, quindi anche meno salutari. Tutte le tipologie sono però sottoposte a tostatura. Dalla spremitura degli arachidi si ottiene, invece, un olio dal gusto delicato, utilizzato principalmente per le fritture. In America le arachidi fanno parte della tradizione alimentare, e vengono consumate soprattutto sotto forma di burro di arachidi, una crema splamabile realizzata con arachidi macinate, zucchero, sale e olio di palma.
A chi fanno male: controindicazioni e allergie
Le arachidi fanno parte degli 8 allergeni alimentari più comuni e sono considerati come l'allergene più grave, in quanto possono essere pericolosi per la salute: in soggetti allergici potrebbero causare asma o shock anafilattico. Chi è allergico alle arachidi deve fare attenzione anche ad alimenti che ne contengono tracce. Conservare bene le arachidi è importante anche per scongiurare il rischio alfatossine: possono infatti essere contaminate dalla muffa sviluppando questa sostanza tossica.