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Quali sono i benefici del miele: ha proprietà antinfiammatorie e decongestionanti

Il miele è un alimento naturale prodotto dalle api capace di favorire il benessere fisico grazie alle sue proprietà. Ecco quali sono le diverse tipologie di prodotto e qual è la quantità giornaliera consigliata.
A cura di Valeria Paglionico
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Il miele è un alimento naturale prodotto dalle api che, dopo aver raccolto il nettare dei fiori o le secrezioni zuccherine di alcuni insetti, lo trasformano nei loro stomaci con un processo di elaborazione, depositandolo poi nelle celle dei favi. Qui il prodotto subisce una naturale maturazione: l'acqua contenuta nel nettare evapora, aumentando la concentrazione di zuccheri. Le diverse varietà di miele sono legate alle diverse piante a cui attingono le api produttrici ma in tutti i casi i prodotti vantano innumerevoli usi e benefici, dall'effetto antinfiammatorio a quello decongestionante. Appena prodotto, il miele è allo stato liquido ma, in base alla quantità di acqua e zuccheri presenti, andrà incontro a un processo di cristallizzazione più o meno rapido che lo rende solido. Quanto è consigliabile consumarne ogni giorno? Circa un cucchiaino.

Le proprietà nutrizionali del miele

Sebbene esistano diverse varietà di miele con proprietà nutrizionali differenti, in media si tratta di un prodotto che contiene 300 kcal ogni 100 gr. Deriva quasi per intero da zuccheri semplici, è composto prevalentemente da fruttosio, glucosio e saccarosio e può essere usato come un'alternativa leggermente meno calorica al comune zucchero granulare. Il miele di castagno, in particolare, è la varierà con l'indice glicemico più elevato, quindi il suo utilizzo andrebbe dosato in caso di sovrappeso, di diabete mellito tipo 2 e di ipertrigliceridemia. Ricco di minerali, potassio, calcio, vitamine B e C, vanta anche proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e decongestionanti, risultando una buona soluzione per il trattamento delle faringiti.

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Quali sono i benefici del miele

Il miele contiene un'elevata quantità di zuccheri semplici, dunque è altamente energetico e facilmente digeribile. Può avere diversi benefici sulla salute (anche se la ricerca scientifica non sempre è riuscita a dimostrare questi effetti): fa bene a vie respiratorie, muscoli, cuore, fegato, apparato digerente, reni, sangue e ossa. Ha poteri decongestionanti e antibatterici, dunque riduce il raffreddore e calma la tosse, riesce ad aumentare la potenza fisica e la resistenza, ha un'azione cardiotropa e un'azione diuretica, è un disintossicante che stimola e regola l'intestino, stimolare la memoria e la concentrazione e allevia lo stress. Viene usato anche regolarmente nel mondo della cosmetica, visto che riesce a eliminare le impurità dalla pelle e a dare luminosità ai capelli.

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Qual è la qualità migliore di miele

Il miele ha proprietà, gusto e consistenza differenti a seconda delle piante a cui attingono le api produttrici, dunque non esiste una varietà che può essere definita "migliore" delle altre. L'ideale è sceglierne uno di origine biologica e artigianale, che non viene riscaldato durante la lavorazione (così che gli effetti delle sue proprietà non vengano indeboliti). La tipologia di prodotto va scelta in base agli effetti che potrebbe avere sulla salute. Il miele di tiglio è consigliato in caso di eccitabilità nervosa e di insonnia, il miele di timo ed eucalipto in caso di infezioni respiratorie, il miele di rosmarino per insufficienze epatiche e colescistopatie. Il miele di agrumi è noto per le sue proprietà antispasmodiche e sedative, mentre il miele di castagno è ricostituente e rimineralizzante.

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Perché il miele può essere solido o liquido

Il miele viene prodotto interamente dalle api e al momento della raccolta è allo stato liquido. Solo in un secondo momento diventa solido col processo di cristallizzazione, di cosa si tratta? Della naturale solidificazione degli zuccheri, processo che viene influenzato sia dalla composizione del prodotto che da fattori esterni. Contenendo solo per il 20% di acqua, col passare del tempo il glucosio presente nel miele tende a separarsi e a precipitare sotto forma di cristalli. Maggiore è la concentrazione di glucosio, più veloce sarà la solidificazione, mentre, al contrario, le tipologie di miele con elevati valori di fruttosio tendono a cristallizzare con più lentezza. L'acacia, il castagno e la melata rimangono liquidi più a lungo, mentre il tarassaco, la colza e il girasole cristallizzano in poche settimane. A influenzare il processo di cristallizzazione è anche la temperatura: quando si raggiungono o si superano i 45 gradi, i cristalli vengono distrutti. È sbagliato, però, valutare la qualità del prodotto in base alla sua consistenza, la verità è che un miele che solidifica con più facilità è naturale e autentico. Per quale motivo quelli in vendita nei supermercati sono liquidi? Vengono prodotti con processi industriali come la pastorizzazione e la fusione che bloccano la solidificazione (distruggendo però tutti i macronutrienti).

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Quanto miele si può mangiare al giorno

Il miele è un alimento molto nutriente e calorico ma è composto quasi esclusivamente da zuccheri semplici, dunque ha un indice glicemico equilibrato e tiene sotto controllo il livello di insulina (a patto che non se ne abusi). Per una persona sana, senza problemi di peso o di diabete e che non segue una dieta ricca di zuccheri, è consigliabile assumerne un cucchiaino al giorno, quindi circa 10-12 grammi. Tali dosi possono essere modificato in caso di esercizio fisico che brucia gli zuccheri e stimola il metabolismo.

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Chi non può mangiare il miele

In alcuni casi il miele potrebbe avere anche alcune controindicazioni, dunque sarebbe bene limitarne o evitarne il consumo. Quali sono le categorie che non possono mangiarlo? Innanzitutto i diabetici, gli obesi e le persone con problemi di sovrappeso (per via degli zuccheri semplici che contiene) Considerando il fatto che potrebbe contenere spore del batterio Clostridium botulinum (botulino), è sconsigliato per i bambini al di sotto di 1 anno che non hanno un sistema digestivo del tutto sviluppato. Il miele potrebbe creare dei problemi anche a chi soffre di allergia al polline o di intolleranza al fruttosio. Da evitare, infine, anche se si hanno problemi ai denti, visto che lo zucchero favorisce la formazione di carie.

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