Quali cibi evitare e cosa è meglio mangiare se si vuole dormire bene
Il mondo si divide in due categorie. Chi poggia la testa sul cuscino e immediatamente è nel mondo dei sogni e chi invece deve faticare per riuscire a concludere qualche ora di sonno. Sulla qualità del riposo notturno incidono molti fattori soggettivi, ma ha un ruolo anche l'alimentazione. Si pensa sempre alla caffeina, quando si parla di sostanze da evitare prima di mettersi a letto. Ma in realtà c'è qualcosa che fa ancora più male di caffè, formaggio e cioccolato. Ciò che interferisce davvero con i ritmi del sonno sono gli alimenti piccanti.
Perché evitare i cibi piccanti
Dipti Tait è un'esperta del sonno. A Metro ha spiegato perché i cibi piccanti sono assolutamente da evitare se si vuol riposare e dormire bene. "Innanzitutto, i cibi piccanti contengono spesso capsaicina, il composto responsabile del calore. La capsaicina può aumentare la temperatura corporea, il che può interrompere il naturale processo di raffreddamento che avviene quando il corpo si prepara al sonno. Questo può rendere più difficile addormentarsi e restare addormentati" ha detto. Ha poi aggiunto anche che i cibi piccanti possono attivare i recettori sensoriali coinvolti nella percezione del dolore: "Ciò può causare una sensazione di bruciore o fastidio, che può distrarre e rendere più difficile rilassarsi e addormentarsi".
Quindi no a wasabi, kimchi, harissa, pepe, peperoncino, curry e jalapeños. Questi e le altre spezie/cibi piccanti possono causare indigestione, reflusso acido, bruciore di stomaco e possono innescare continui risvegli portando a un sonno frammentato. Non solo. Vanno ad attivare una lieve risposta difensiva nel corpo, che quindi rilascia adrenalina, che è proprio ciò di cui non si ha bisogno per dormire. "L'adrenalina prepara il corpo aumentando la frequenza cardiaca e lo stato di allerta" ha spiegato l'esperta. Tutto questo disagio e stress derivanti dal consumo di cibi piccanti può indirettamente influenzare anche i livelli di serotonina e melatonina: il primo è il neurotrasmettitore che regola l'umore, mentre la seconda è un ormone che controlla il ciclo sonno-veglia. Quando si riducono i livelli di serotonina e si interrompe la produzione di melatonina, sopraggiungono difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno.
Quali cibi sono amici del sonno
Sì alle tisane a base di camomilla, radice di valeriana e lavanda: inducono il rilassamento e migliorano la qualità del sonno potenziando l'attività dell'acido gamma-amminobutirrico (GABA), un neurotrasmettitore inibitorio che favorisce il sonno. Sì anche a cibi come tacchino, banane e latte che contengono triptofano, un amminoacido che l'organismo converte in serotonina e melatonina, entrambe sostanze che contribuiscono a un buon riposo. Sì anche ad alimenti ricchi di magnesio, che aiuta a rilassare muscoli e nervi. È contenuto in mandorle, spinaci e semi di zucca per esempio.