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Perché rimandare la sveglia fa male al nostro cervello e al sistema neurologico

Continuare a ritardare la sveglia non ci farà bene. Secondo una serie di esperti statunitensi, posticipare la scelta di alzarci dal letto attraverso un timer dopo l’altro potrebbe avere conseguenze sul nostro cervello.
A cura di Arianna Colzi
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Ognuno di noi ogni giorno mette diverse sveglie per riuscire ad alzarsi al mattino. A quanti di voi capita, se dovete alzarvi alle sette, di mettere una sveglia alle 6.45, poi alle 6.50, poi alle 7 e magari anche alle 7.05. Posticipare la sveglia, però, può avere effetti negativi sul nostro cervello e sul sistema neurologico come raccontano gli esperti.

Rimandare la sveglia può avere conseguenze sul nostro cervello

Come spiega alla CNN il dottor Brandon Peters, neurologo ed esperto di medicina del sonno presso il Virginia Mason Franciscan Health di Seattle, posticipare la sveglia premendo il pulsante "ritarda" può avere un effetto positivo sul nostro umore, ma in realtà frammenta e mina la qualità del nostro sonno. Nelle ultime ore di sonno, infatti, le persone di solito entrano ed escono dalla quarta e ultima fase del ciclo del sonno, nota come fase REM (Rapid Eye Movement). Questa fase è particolarmente importante per l'elaborazione della memoria e lo sviluppo del pensiero creativo. La frammentazione di questa fase del sonno potrebbe avere un impatto su queste funzioni cerebrali. L'esperto consiglia di impostare una sola sveglia, in modo che il sonno profondo possa continuare senza interruzioni fino al risveglio mattutino. Ecco come allenare la mente e il corpo ad alzarsi dal letto dopo il suono della prima sveglia.

Perché non riusciamo ad alzarci?

Per alcune persone alzarsi dal letto dopo una sola sveglia è impossibile. Per coloro che soffrono di inerzia del sonno, ossia quella specie di torpore dopo che ci siamo svegliati, alzarsi alla prima sveglia è un'utopia. Nella maggior parte dei casi, chi ha bisogno di più sveglie per svegliarsi al mattino ha una carenza di sonno. Per capire se avete sonno arretrato, bisogna chiedersi se stare effettivamente dormendo quelle ore di cui avete davvero bisogno. La maggior parte degli adulti ha bisogno di circa sette-nove ore di sonno a notte, ma ci vuole tempo per capire di quanto sonno si ha bisogno. Goldstein, medico di medicina del sonno presso il Centro per i disturbi del sonno della Michigan Medicine, consiglia agli studenti di sfruttare le vacanze estive per scoprire quante ore riescono a dormire naturalmente. Un'altra ragione per cui qualcuno può fare fatica ad alzarsi è il fatto di essere un nottambulo per natura, ma doversi svegliar presto per lavoro, spiega la dottoressa Alicia Roth del Cleveland Clinic's Sleep Disorders Center in Ohio. Ma ci sono modi per modificare gradualmente l'orologio biologico e rendere più facile il doversi svegliare presto.

Come alzarsi con una sola sveglia

Roth consiglia di provare diversi tipi di sveglie, ad esempio una che utilizzi la luce o una che vi costringa ad alzarvi dal letto per spegnerla. Anche prendere 15-30 minuti di luce solare al mattino può aiutare a modificare l'orologio del nostro corpo ed è particolarmente importante per coloro che sono nottambuli per natura. Altri esperti invece consigliano di anticipare l'ora in cui si va a dormire di trenta minuti per un periodo.  Se qualcuno si accorge di essersi svegliato prima del suono della sveglia, gli esperti sconsigliano di controllare l'ora, perché potrebbe rendere difficile riaddormentarsi se inizia a preoccuparsi del tempo di sonno rimasto o della giornata che lo attende. Peters consiglia invece di provare a riaddormentarsi finché non sembra che siano passati 15-20 minuti. Se si è ancora svegli, si può controllare l'ora e decidere se alzarsi e cominciare la giornata.

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