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Perché come ti vesti e cosa indossi può influenzare il tuo stato d’animo

C’è una relazione tra stato d’animo e abbigliamento: è per questo che appena svegli bisognerebbe subito togliere pigiama e pantofole e mettere tuta e scarpe da ginnastica.
A cura di Giusy Dente
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Esiste una relazione tra stato d'animo e abbigliamento. Ciò che indossiamo, infatti, influisce sul modo in cui ci sentiamo, su come ci poniamo nei confronti del mondo e di noi stessi. Abbiamo tutti quel vestito che ci fa sentire particolarmente a nostro agio e dunque più motivati ad affrontare la giornata, quella divisa che invece ci fa sentire "in gabbia" e meno sicuri di noi stessi.

C'è una relazione tra cosa indossiamo e come ci sentiamo

La dottoressa Barbara Greenberg, psicologa clinica di Weston, nel Connecticut, ha spiegato a CNN che esiste una relazione tra ciò che si indossa e cosa si prova. Si chiama enclothed cognition ed esiste anche uno studio al riguardo, pubblicato su Journal of Experimental Social Psychology. Non è un caso, che alcuni capi di abbigliamento ci facciano sentire più motivati e altri più insicuri. Il fatto che l'abbigliamento abbia ripercussioni comportamentali, per esempio, è alla base della scelta di alcuni istituti scolastici di proporre la divisa: un'uniforme influenza la serietà, la concentrazione e la predisposizione all'apprendimento di una persona.

L'esperta si è soffermata sul grande potere che può avere un gesto semplice come togliere il pigiama la mattina e indossare anche una normalissima tuta con scarpe da ginnastica. Questa azione può fare la differenza e aiutare a uscire dalla sedentarietà, perché  pantofole e pigiama inviano al cervello l'input a rilassarsi e dunque il corpo si rifiuta di attivarsi:

Se vuoi fare più esercizio, trascorrere più tempo con gli amici o semplicemente uscire dalla routine, una piccola cosa che dovresti provare è svegliarti e indossare subito le scarpe. Quando indossi le scarpe e ti vesti in realtà stai letteralmente entrando in un nuovo ruolo o in una nuova versione di te stesso. La gente tende a pensare che prima si debba cambiare atteggiamento e poi comportamento. In realtà non funziona così. Funziona nella direzione opposta. Prima cambi comportamento e poi ti senti meglio.

Ecco perché il suo consiglio, per chi si sente un po' in una situazione di limbo, incapace di gestire al meglio le proprie emozioni, è attivarsi fisicamente per sbloccarsi emotivamente, per  cambiare il modo di pensare, ribaltando la prospettiva. Piccoli cambiamenti comportamentali (come il banale svegliarsi-vestirsi) hanno un altro vantaggio: rimuovono gli ostacoli che impediscono di fare cose davvero utili come l'esercizio fisico e la socializzazione. Sono entrambi aspetti fondamentali per il proprio benessere: entrare in connessione con una rete sociale e fare attività fisica fanno rilasciare ormoni del benessere chiamati endorfine, che migliorano l'umore e fanno sentire più felici.

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