Mangiare le ciliegie fa bene: i benefici del frutto con poche calorie e che aiuta il sonno
Il 31 maggio è la Giornata nazionale delle Ciliegie, frutto ricco di benefici che porta una ventata d'estate sulle tavole. L'Italia ne produce diverse varietà e tipologie, perfette da consumare fresche a fine pasto o per preparazioni culinarie (confetture, canditi, liquori). Sono consigliate quando si è a dieta e non tutti lo sanno, ma sono alleate del sonno, contenendo melatonina.
Le diverse tipologie di ciliegie
Sotto il nome di ciliegie si nascondono almeno diverse tipologie di frutto. Le ciliegie comunemente in commercio sono quelle prodotte dal ciliegio dolce, il cosiddetto Prunus Avium. Questo albero produce le tenerine, di colore rosso scuro e a polpa tenera e le duracine (i duroni, appunto) che sono più grandi e hanno una polpa più soda. I frutti del ciliegio acido Prunus Cerasus sono invece amarene, visciole e marasche, perfette per preparazioni culinarie (liquori, marmellate, canditi) più che consumate fresche. Tantissime le varietà coltivate in Italia tra la Ciliegia di Vignola IGP, la Ciliegia Ferrovia, la Mora di Cazzano e il Durone Nero di Anella.
Le proprietà nutrizionali
100 g di ciliegie apportano 63 calorie e contengono in maggiore quantità vitamina C e carboidrati seguiti da fibre, calcio, fosforo, magnesio e proteine.
Perché mangiare le ciliegie fa bene: i benefici
In un frutto così piccolo sono racchiuse tantissime proprietà benefiche per l'organismo. Le ciliegie, infatti, hanno un alto potere saziante e contengono poche calorie, quindi fungono da ottimo spuntino nelle diete ipocaloriche. Sono ricche di vitamina A e C, proteine, sali minerali, melatonina. Grazie a quest'ultima, responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia, favorisce il sonno se se ne assume qualcuna prima di andare a letto. Il frutto ha inoltre proprietà diuretiche, depurative e antiossidanti.
Quante ciliegie si possono mangiare al giorno
La porzione quotidiana consigliata è di 100-150 grammi di ciliegie, che corrispondono a massimo 30. Questa quantità non andrebbe superata soprattutto in caso di soggetti con diabete e glicemia alta.
Quando è sconsigliato mangiarle
Oltre ai casi di diabete e glicemia, il consumo è sconsigliato anche a chi ha problemi addominali, perché contenendo fibra insolubile, la ciliegia aiuta il transito intestinale, ma può dare un effetto lassativo o causare dolore addominale, gonfiore, mal di stomaco, meteorismo. Non ci sono particolari controindicazioni, soprattutto se si resta entro la quantità giornaliera consigliata, senza superarla. Visto che questi frutti possono scatenare allergie in soggetti predisposti, il consiglio è affidarsi al proprio medico in caso di dubbi.