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Le proprietà dei cibi neri, mirtilli, uva e riso venere, che fanno bene all’organismo

Black food, cibi neri, sono quegli alimenti caratterizzati da un colore scuro e non solo. Sono ricchi di antocianine, una sostanza preziosa per il nostro organismo, ne abbiamo parlato con la nutrizionista Galiazzo.
Intervista a Dott.ssa Valentina Galiazzo
Biologa nutrizionista
A cura di Francesca Parlato
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Cosa hanno in comune mirtilli, uva, fagioli neri e riso venere? Il colore. Sono tutti alimenti caratterizzati da una pigmentazione particolarmente scura, che va dal viola al nero. A conferire questa particolare tonalità sono le antocianine, dei pigmenti vegetali idrosolubili che appartengono alla famiglia dei flavonoidi: maggiore è la presenza di antocianine più scuro è il colore degli alimenti. Ma oltre al colore le antocianine sono anche causa di alcuni effetti particolarmente benefici per il nostro organismo. "Le antocianine, che sono presenti in grandi quantità nei cibi di colore scuro, hanno delle proprietà benefiche sull’apparato cardiovascolare, sono utili nella prevenzione dell'oncogenesi e contrastano anche l’invecchiamento cellulare" ha spiegato a Fanpage.it la biologa e nutrizionista Valentina Galiazzo.

I cibi neri per proteggere l'organismo

Integrare nella propria dieta i black food come i frutti rossi, i mirtilli, l'uva, il cavolo rosso e anche le arance scure sarebbe quindi in grado di proteggere il nostro organismo. Uno studio americano condotto per 16 anni su 34489 donne in post-menopausa ha dimostrato che una dieta ricca di flavonoidi e in particolare antocianine, riduce il rischio di morte per malattie cardiovascolari. Ma l'altra grande proprietà delle antocianine riguarda la capacità antiossidante: grazie alla loro particolare struttura chimica sono infatti in grado di neutralizzare i radicali liberi, combattere lo stress ossidativo e svolgere quindi un'importante azione antiage. Infine le antocianine sono anche in grado di contrastare l'infiammazione stimolando la risposta del sistema immunitario contro gli agenti patogeni. "Secondo alcuni recenti studi di nutrigenomica le antocianine potrebbero inoltre indurre all’interno delle cellule un effetto mima digiuno stimolando lo spostamento delle riserve di grasso dall’interno delle cellule all’esterno. Questo però non significa che siano sostanze dimagranti. – spiega Galiazzo – Il loro ruolo fondamentale è quello di ridurre i processi infiammatori e rallentare l’invecchiamento cellulare".

Mirtilli, fagioli neri e arance rosse: dove si trovano le antocianine

Frutti rossi, uva, riso venere, fagioli neri, arance rosse sono tra i cibi maggiormente ricchi di antocianine. "Non esiste una quantità consigliata giornaliera di antocianine da assumere per avere un effetto protettivo. Nel caso della frutta e della verdura ad esempio il consiglio è consumare sempre almeno cinque porzioni di frutta e verdura al giorno di diverso colore e a rotazione durante la settimana". E mentre sappiamo che alcuni alimenti perdono le loro proprietà se cotti troppo a lungo questo non vale per i legumi come i fagioli neri o le lenticchie nere o il riso venere. "Essendo cibi particolarmente ricchi di antociani questo rischio non c'è". Lo stesso vale per le arance rosse: "La qualità più scura può essere utilizzata per la preparazione di insalate ad esempio, ma anche per la cottura di alcuni piatti. In generale in tutte le varianti scure degli alimenti, quelle rosse, viola, nere, le antocianine si mantengono di più (anche in cottura) rispetto alle omologhe non scure"

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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