Le barrette proteiche fanno male? Cosa c’è da sapere sugli snack confezionati e come leggere l’etichetta
Le barrette proteiche rappresentano uno spuntino veloce, spesso consumato da sportivi e non. Interi scaffali nei supermercati sono dedicati a questi alimenti, croce e delizia per i nutrizionisti. Se da una parte promettono di fornire energia e proteine senza causare aumento di peso, dall'altra sono fonti di dosi elevate di carboidrati. Chi è solito consumare questi snack lo fa nel contesto di una dieta iperproteica, ma le barrette proteiche sono davvero salutari? Ne parla la nutrizionista Renata Bracale a Fanpage.it.
Cosa è un regime di alimentazione iperproteico
"La dieta iperproteica è caratterizzata da un consumo di proteine molto elevato che supera di gran lunga le percentuali raccomandate dalle linee guida (0,9 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo al giorno per un adulto) e si associa ad una forte riduzione del consumo di carboidrati – spiega Renata Bracale – Spesso ci si sottopone a una dieta iperproteica per dimagrire rapidamente o per aumentare la massa corporea. Ma oltre ai benefici menzionati, questo tipo di alimentazione può comportare anche numerosi rischi per la salute, tra cui stitichezza, mal di testa, stanchezza, disordini del ciclo mestruale". Questo regime alimentare è sconsigliato in gravidanza, durante l'allattamento e in presenza di patologie renali, epatiche e cardiache.
Cosa sono le barrette proteiche
Le barrette proteiche sono alimenti progettati per fornire una quantità concentrata di proteine rispetto agli altri nutrienti che le compongono. "Occhio all'etichetta che rappresenta sempre la carta di identità degli alimenti. Spesso barrette reclamizzate come “proteiche” contengono solo una minima quota di proteine rispetto al totale, e altre “senza zuccheri” contengono al loro posto inquietanti quantità di dolcificanti – chiarisce la nutrizionista – In commercio esistono barrette definite proteiche ma che di proteico hanno ben poco: in taluni casi non si rasenta neanche il 20%, mentre quelle meglio ideate superano anche il 75% di proteine". Una raccomandazione è di fare attenzione ai dolcificanti, deleteri per la flora intestinale. Al contrario, è consigliata la presenza di cereali integrali come fonte di carboidrati.
Sport e snack proteici
Alcuni sportivi tendono a sostituire i pasti con gli snack proteici o ad abusare di proteine in polvere. "I pasti non vanno mai sostituiti con "non alimenti", ricordiamo sempre che frutta e verdura rappresentano la vera fonte di vitamine, minerali ed antiossidanti di cui abbiamo bisogno per combattere l’invecchiamento cellulare – assicura Renata Bracale – La dieta mediterranea è l’unica dieta occidentale che porta sulle nostre tavole ogni giorno 5 porzioni di frutta e verdura". La nutrizionista mette in guardia anche dal consumo smodato di proteine in polvere: "Fanno male se consumate in quantità eccessive o senza una supervisione medica adeguata. Se il corpo non è in grado di digerirle adeguatamente, possono causare problemi gastrointestinali come: gonfiore addominale e crampi. Meglio utilizzare sotto stretto controllo medico amminoacidi ramificati, che rappresentano i mattoni dei nostri muscoli".
Come sostituire le barrette proteiche
Per ridurre il consumo di prodotti industriali è possibile realizzare da sé delle varianti homemade. "Barrette alle banane, avena, cioccolato fondente, mandorle, mirtilli rossi e semi di lino. Quelle a base di avena sono utili per saziarsi perché l’avena è un cereale ricco di carboidrati che rilascia energia per lungo tempo – conclude Renata Bracale – L’avena, soprattutto quella integrale, è ricca di fibre che aiutano la digestione e migliorano le funzioni dello stomaco e dell’intestino".