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Il ritorno all’ora solare fa male alla salute? L’esperto spiega come affrontarlo al meglio

Mal di testa, malumore, stanchezza: sono solo alcuni dei sintomi legati al cambio d’ora. Quali sono i soggetti più a rischio? Lo spiega il professor Luigi Ferini Strambi a Fanpage.it.
Intervista a Luigi Ferini Strambi
Direttore del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele-Turro
A cura di Eleonora di Nonno
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È davvero una buona notizia che da da domenica 29 ottobre si dorma un’ora in più? L'ora solare rimarrà in vigore fino al 31 marzo e mentre ancora si dibatte sull'abolizione del sistema alternato (ora legale\solare), c'è chi si preoccupa per gli effetti del cambio di lancette sul benessere psicofisico delle persone. Contattato da Fanpage.it, Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele – Turro, ha spiegato cosa succede al nostro organismo quando le giornate “si accorciano”.

Cosa succede all'organismo quando torna l’ora solare 

Il cambio d’ora è una sorta di mini jet-lag, una condizione che porta conseguenze come stanchezza, irritabilità e in alcuni casi anche cefalea” spiega il professor Luigi Ferini Strambi a Fanpage.it. Ad avere effetti più negativi sul benessere psicofisico degli individui, però, non sarebbe il cambio verso l’ora solare ma quello all’ora legale. “Ci sono diversi studi che dimostrano come il ritorno all’ora legale influenzi maggiormente il nostro stato di salute, con un’incidenza più frequente nei giorni successivi di persone che riscontrano problemi cardiaci – prosegue l’esperto – Uno dei motivi potrebbe essere il fatto che in questo caso si verifica una privazione del sonno”.

Chi soffre di più il cambio d’ora

Con il ritorno dell’ora solare a soffrire di più sono bambini e anziani, categorie abituate ad andare a dormire o a mangiare agli stessi orari – aggiunge il professor Luigi Ferini Strambi – Invece i “gufi” (cioè le persone che vanno a letto tardi e posticipano la sveglia) sono quelli che, almeno nell’immediato, beneficiano di quell’ora di sonno in più. Il discorso è diverso per le “allodole” (cioè i mattinieri) che subiscono maggiori ripercussioni con l’ora solare”. Tra i sintomi più frequenti c’è il malumore, uno stato d’animo determinato dal disallineamento tra orologio biologico e marcatori esterni del tempo. “Il ritmo cicardiano di ogni individuo determina l’alternanza sonno veglia, si tratta del bio ritmo delle persone e influenza anche appetito o motilità intestinale. Il cambio d’ora può causare una sorta di sfasamento in questo ciclo” sottolinea il professor Luigi Ferini Strambi.

Quali rimedi adottare per il cambio d’ora

I disturbi legati al cambio d’ora hanno una durata che va dai 4 ai 5 giorni. “Bisogna rassegnarsi all’idea che questo scombussolamento è una condizione transitoria. L’attività fisica, però, rimane una valida alleata contro tutte le problematiche che insorgono con il ritorno all’ora solare”. Per il dottor. Luigi Ferini l’ideale sarebbe mantenere l’ora legale tutto l’anno: “L’alternanza dei cambi d’ora non fa bene al nostro organismo, questo continuo riadattamento non è sicuramente qualcosa di positivo. Credo che se ci fosse sempre l’ora legale riusciremmo a sfruttare di più le ore di luce durante l’inverno, con la conseguenza di essere spinti a fare più sport o a partecipare ad attività sociali. Luce e movimento sono un toccasana per il benessere”.

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