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Il gelato può sostituire un pasto? La risposta è no, ma questo articolo non vi dirà di non mangiarlo 

Scagli la prima pietra chi non ama i gelati. Gli italiani ne consumano circa 4 chili a testa all’anno e d’estate viene voglia di mangiarli al posto di pranzo e cena. Abbiamo chiesto all’esperto se è una scelta corretta dal punto di vista nutrizionale.
Intervista a Dott. Loreto Nemi
Dietista e docente presso l'Università Unicamillus di Roma
A cura di Francesca Parlato
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Le vaschette colorate, i gusti esotici per chi ama azzardare e quelli classici per chi invece a cioccolata e stracciatella non rinuncia. Le vetrine dei gelatai per alcune persone sono come il canto delle sirene per Ulisse. Irresistibili. Ma i sensi di colpa, sempre loro maledetti di cui ancora non riusciamo a liberarci quando si tratta di cibo, ci frenano. Così cambiamo strada. Lì davanti a quella gelateria evitiamo pure di passarci. Ed è per questo che in questo periodo i giornali, di carta o online, traboccano di articoli come "Il gelato può sostituire un pasto?". E ognuno ci legge la risposta che preferisce. I nutrizionisti, che amano la dieta mediterranea ma sanno bene anche quanto sia importante la gratificazione a tavola, non ci vogliono scontentare e poi perché loro lo sanno che non sarà certo un pasto, uno solo (pure se a base di gelato) a determinare il nostro peso o la nostra salute. Ma eccoci allora anche noi al punto. Un gelato può sostituire un pasto? La risposta (dal punto di vista nutrizionale) è ovviamente no. Possiamo farlo se ci va? Ovviamente sì.

Perché un gelato non può sostituire un pasto

Partiamo dagli ingredienti: un gelato (una crema, un gusto tipo cioccolato, stracciatella, vaniglia, nocciola, mettiamo un attimo da parte quelli alla frutta) è fatto di base di latte, zucchero, uova. "Una coppetta di gelato da 100 ml contiene circa dai 20 ai 30 grammi di zuccheri semplici e 3 o 4 grammi di proteine, se aggiungiamo il cono, la cialda, aumentiamo di fatto la quota di zuccheri. Per essere a tutti gli effetti un sostituto di un pasto (un'alternativa comunque decisamente più calorica rispetto a un pasto ben bilanciato) mancano ancora le fibre e una parte di proteine. Che potremmo – volendo – integrare con un'insalata. Ma a quel punto il gelato non sarebbe allora un sostituto, ma una ‘portata' del pasto" spiega a Fanpage.it il dietista Loreto Nemi. E optare per un gusto alla frutta non migliorerebbe la situazione. "Il gelato alla frutta è vero contiene meno proteine e meno grassi: non ci sono uova, non c'è latte, ma è ricco di zuccheri semplici. E direi che è anche meno bilanciato se lo ipotizziamo come sostitutivo di un pasto. Una coppetta di gelato alla frutta è invece un'ottima merenda del pomeriggio per chi sta seguendo una dieta, io spesso la consiglio ai miei pazienti perché è rinfrescante e allo stesso tempo gustosa".

Il gelato: mix di zuccheri e proteine che non saziano

Ma il gelato a pranzo è sconsigliato non solo perché incompleto dal punto di vista nutrizionale ma anche perché rischia di farci venire fame prima del previsto. "Il fatto è che mangiando un gelato di circa 100 ml si assumono una quantità importante di zuccheri semplici, non complessi come quelli ad esempio che derivano dai carboidrati – precisa Nemi – E questo comporterà un immediato picco glicemico e una conseguente forte risposta insulenimica. In parole semplici lo zucchero sarà immediatamente processato dal nostro organismo (quello che non riesce a essere processato diverrà grasso) e nel giro di un'ora avremo di nuovo fame". Inoltre il gelato contiene da solo la quantità di zuccheri che mediamente dovremmo consumare in un giorno intero (carboidrati compresi). "Per questo non è possibile considerare il gelato come un corretto sostituto di un pasto a livello nutrizionale, dovrebbe essere comunque sempre bilanciato da un'insalata, da una fonte di fibre e da un'integrazione di proteine. Il consiglio a questo punto è: se abbiamo voglia di gelato, concediamocelo e basta. Una coppetta o un cono del nostro gusto preferito, se non esageriamo e se non lo consumiamo tutti i giorni, non nuocerà certo alla nostra linea o alla nostra salute". Ma non veniteci a dire che lo mangiate al posto di un petto di pollo ai ferri.

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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