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I dieci consigli dell’esperto per affrontare l’endometriosi senza farmaci: dalla dieta alla fangoterapia

Trattare l’endometriosi senza farmaci è possibile. Il ginecologo Fasolino ci spiega come stile di vita, alimentazione, sostegno psicologico e sport possono aiutare le donne che soffrono di questa patologia.
Intervista a Dott. Luigi Fasolino
Ginecologo, specializzato in chirurgia mininvasiva ginecologica
A cura di Francesca Parlato
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endometriosi

Fino a qualche anno fa l'endometriosi era una patologia semi sconosciuta. Le ragazze che soffrivano di dolori terribili durante il ciclo mestruale erano ritenute esagerate e pochissimi ginecologi si prendevano la briga di approfondire e capire quale fosse l'origine di tutto questo disagio. Poi sono arrivate le attrici (vedi Lena Dunham), le influencer-attiviste (vedi Giorgia Soleri) che hanno raccontato le loro esperienze e l'endometriosi ha smesso di essere così sconosciuta. Secondo il Ministero della Salute (dati aggiornati a marzo 2023) l'endometriosi colpirebbe in Italia circa 3 milioni di donne. Ma il dato che suscita maggior scalpore è il tempo impiegato per arrivare a una diagnosi: in media dieci anni (come riportano diversi studi scientifici di settore). "L'endometriosi è una patologia sistemica, invalidante e che può coinvolgere anche diversi apparati, non solo quello riproduttivo – spiega a Fanpage.it il ginecologo Luigi Fasolino – è caratterizzata dalla presenza di un tessuto simile a quello che riveste la cavità interna dell'utero (l'endometrio, che si ispessisce tra una mestruazione e l'altra per prepararsi ad avere una gravidanza e quando la gravidanza non arriva quello strato tende a sfaldarsi) dislocato in distretti anatomici differenti dalla cavità uterina".

Endometriosi: una malattia sociale

Il primo sintomo di questa patologia è il dolore mestruale. La maggior parte delle donne però cresce con l'idea che soffrire sia normale. "Ce l'hanno sempre detto anche le nonne, le mamme, le zie, il mal di pancia fa parte del pacchetto. – spiega Fasolino – Ma in verità non è affatto così. Il dolore durante le mestruazioni, subito prima o durante l'ovulazione, non è mai normale. Può esistere un fastidio legato alla perdita di sangue per via della contrazione che esercita l'utero per espellerlo, ma qualunque ciclo mensile che risulti invalidante, che ci costringa a prendere antidolorifici e ci impedisca di svolgere le normali attività quotidiane, sociali e lavorative, va indagato perché potrebbe celare alcune patologie tra cui l'endometriosi". I suoi sintomi impattano su diversi aspetti della vita della donna, tanto che l'endometriosi è considerata una malattia sociale: "Dolore mestruale, dolore pelvico cronico, dolore durante i rapporti sessuali, dolori alla defecazione, alla minzione, finanche alla deambulazione, quando presente in maniera spiccata. – continua Fasolino – È causa di assenze sul lavoro e di riduzione delle attività sociali, comporta problemi all'interno del nucleo familiare, con il partner, con gli amici, con il datore di lavoro e con i colleghi proprio per il suo carattere a volte altamente invalidante e non sempre compreso da chi è parte della vita del soggetto affetto".

10 consigli del ginecologo per trattare l'endometriosi senza farmaci

L'endometriosi è una patologia cronica e allo stato attuale non esistono cure in grado di guarire definitivamente una donna che ne soffre. "Certo è che tante sono le azioni che possiamo mettere in campo: in primis sicuramente la terapia farmacologica. Gli attuali trattamenti sono, però, mirati, nella maggior parte dei casi, al controllo dei sintomi. Nei casi meritevoli (per estensione della patologia o sovvertimento anatomico) o nei casi non responsivi a terapia medica, si può decidere di ricorrere alla chirurgia". Ma lo stile di vita può rivelarsi un alleato importante per il miglioramento della qualità della vita della paziente. "Alimentazione, giusta attività fisica, riabilitazione del pavimento pelvico: sono tutti elementi in grado di garantire un buon controllo del dolore e dei sintomi". Per tutte le donne che in questo momento si trovano ad affrontare l'endometriosi, il ginecologo Fasolino ha stilato un decalogo di consigli e regole di comportamento per migliorare la propria quotidianità.

1. Integratori: "Considerato che il primum movens della patologia è una ciclica e cronica infiammazione – non solo uterina o ovarica – ma sistemica, esistono alcune integrazioni utili al controllo dell'infiammazione e secondariamente anche del dolore cronico. Ogni molecola va studiata e adattata al singolo caso clinico. Alcuni supplementi scelti con il proprio medico di fiducia, sotto forma di bustine o compresse, possono essere di grande sostegno per il contenimento della sintomatologia".

2. Dieta: "Possiamo sicuramente affermare che junk food, consumo eccessivo di carne rossa, caffè e salumi possono peggiorare una condizione infiammatoria tipica dell'endometriosi. C'è da dire, però, che sono indicazioni che dovrebbero valere in generale per tutti. Per la persona affetta da endometriosi è sicuramente opportuno rivolgersi a nutrizionisti specializzati nella patologia che possano costruire un regime alimentare personalizzato e basato sui sintomi riferiti dal paziente".

3. Sport: "Pilates, yoga, camminate veloci sono un validissimo aiuto nella gestione della patologia e nel controllo del dolore".

4. Educazione e riabilitazione del pavimento pelvico: Una delle conseguenze dell'endometriosi può essere una disfunzione del pavimento pelvico "È fondamentale seguire un iter con fisioterapisti esperti per migliorare la gestione del dolore pelvico e delle implicazioni tipiche della patologia, tra cui dolori ai rapporti sessuali, deficit urinari o defecatori". 

5. Agopuntura: Anche la medicina alternativa ci può venire in aiuto. "Soprattutto – spiega Fasolino – Nella risoluzione di stati dolorifici o infiammatori cronici e per migliorare l'assetto di fertilità della donna".

6. Supporto psicologico: Si parla tanto di salute mentale ma ancora si fa fatica a prendersene davvero cura. "Con un ritardo diagnostico di 7-10 anni e lo scetticismo del dolore che la paziente prova, è comune portarsi dietro degli strascichi di ordine psicologico. Il consiglio è farsi affiancare da un esperto per imparare a gestire tutti i risvolti emotivi che la patologia porta con sé". 

7. Stile di vita: Dormire 8 ore a notte, bere almeno due litri di acqua al giorno. "Regole di comportamento semplici – spiega Fasolino – che fanno bene a tutti e in particolare alle pazienti che soffrono di endometriosi". 

8. Terapie termali e fangoterapia: "La scienza oggi ci dice che terapie idrotermali e fanghi sono due ausili importanti nella gestione dell'infiammazione cronica e dello stress, due cardini tipici della patologia che possiamo provare a controllare anche con queste metodiche". 

9. Quali sono i propri diritti: L'endometriosi è una malattia sociale e può avere effetti anche sul lavoro. "Assenteismo, improduttività, demansionamento, difficile avanzamento di carriera: conoscere i propri diritti diventa fondamentale per sentirsi al sicuro anche sul posto di lavoro". 

10. Circondarsi di persone che ci supportano: L'endometriosi è una patologia invisibile e i risvolti psicologici sono tanti per questo avere una famiglia, un partner e degli amici che ci supportano diventa essenziale. "Uno studio scientifico ha dimostrato che la presenza di un partner o di familiari che supportano e comprendano la paziente, modifica radicalmente la quotidianità e la gestione della malattia in positivo, rendendo più gestibile l'impatto sociale, lavorativo e relazionale della paziente".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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