A che età fumo, alcol e poco sport iniziano a distruggere il corpo

Uno stile di vita sedentario unito a un'alimentazione sbilanciata e a cattive abitudini influiscono negativamente sulla salute: è risaputo. Ciò che la scienza ha cercato di fare con questo nuovo studio, è in qualche modo "quantificare" l'età esatta in cui correre ai ripari rischia di essere tardi. La ricerca che è stata pubblicata stabilisce a che età l'assenza di sport, il fumo e l'alcol iniziano a distruggere il corpo.
A che età il corpo accusa i colpi delle cattive abitudini
Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Annals of Medicine le persone che sviluppano in tenera età cattive abitudini e che le portano avanti per tutta la vita, hanno più probabilità di sviluppare seri problemi di salute fisica e mentale verso i 35 anni. L'autrice principale della ricerca è la dott.ssa finlandese Tiia Kekäläinen, che si è basata su periodo di follow-up eccezionalmente lungo: oltre 30 anni, dalla prima età adulta all'inizio della tarda età adulta. In particolare lo studio ha monitorato la salute mentale e fisica di centinaia di persone nate nel 1959 nella città di Jyväskylä, nella Finlandia meridionale.
I dati dei partecipanti sono stati raccolti quando avevano 27 anni (1986), 36 (1995), 42 (2001), 50 (2009) e 61 anni (2020-2021). Una grande lacuna nella letteratura attuale è proprio un arco di tempo molto inferiore, che si aggira attorno a soli 20 anni. "I nostri risultati evidenziano l'importanza di affrontare il prima possibile i comportamenti rischiosi per la salute, come il fumo, l'eccessivo consumo di alcol e l'inattività fisica, per evitare che i danni che causano si accumulino nel corso degli anni" ha affermato.
I risultati dello studio
Lo studio ha dimostrato che i problemi causati da cattive abitudini possono manifestarsi già a partire dai 36 anni. A questa età un individuo incline a fumo, alcol e a poca attività fisica ha più probabilità di sviluppare problemi di salute e depressione. I sintomi depressivi sono stati valutati con la scala della depressione del General Behaviour Inventory. Il consumo di alcol invece è stato valutato come la quantità annuale di consumo di alcol in grammi. Nei dati si può notare che la percentuale di fumatori attivi è diminuita nel tempo, passando da quasi la metà a 27 anni a meno di un quinto a 61 anni. Viceversa, il consumo eccessivo di alcol è aumentato tra i 27 e i 42 anni, fino ai 50 e ai 61 anni. Anche la percentuale di inattività fisica è fortunatamente diminuita nel tempo.
Più specificamente, un maggior numero di comportamenti rischiosi è stato associato a un maggior numero di sintomi depressivi, un minore benessere psicologico, una minore autovalutazione della salute e un maggior numero di fattori di rischio metabolici. In particolare lo studio ha scoperto che il fumo è collegato a una cattiva salute mentale, che fare sport meno di una volta alla settimana è collegato a una cattiva salute fisica e che l'alcol porta a un declino sia della salute mentale che di quella fisica.
"Le malattie non trasmissibili come le malattie cardiache e il cancro causano quasi tre quarti dei decessi in tutto il mondo – ha spiegato la dott.ssa Kekäläinen – Ma seguendo uno stile di vita sano, una persona può ridurre il rischio di sviluppare queste malattie e ridurre le probabilità di una morte prematura. Non è mai troppo tardi per adottare abitudini più sane. Adottare abitudini più sane nella mezza età ha benefici anche in età avanzata". Insomma, prevenire è meglio che curare: ma senza procrastinare troppo.