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Fiori buoni da mangiare: quali sono le proprietà e come vengono utilizzati in cucina

Non tutti sono a conoscenza del fatto che molti fiori sono commestibili e vengono usati in cucina per ricette come zuppe, biscotti o risotti. Ecco quali sono alcuni dei “fiori eduli”.
A cura di Eleonora di Nonno
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Il tweet della scrittrice Ester Viola su X (ex Twitter) in cui "denunciava" il costo di una vaschetta di fiori edibili (venduto a 4 euro) ha fatto molto scalpore. Al di là della polemica legata al prezzo, non molti sono a conoscenza dell'esistenza di fiori belli da vedere ma anche buoni da mangiare. Quelli commestibili, chiamati "eduli", vengono utilizzati sia come decorazione per molti piatti sia come ingrediente principale per alcune ricette sfiziose. Prima di armarsi di cesoie, però, è importante saper riconoscere quelli che si possono mangiare da quelli velenosi. Se si sceglie di usarli per le proprie ricette è fondamentale lavare i fiori eduli, immergendoli in una bacinella colma di acqua e poi tamponandoli con carta assorbente.

Viola del pensiero

credits @serenaplant_
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La "viola tricolor", detta anche viola del pensiero, nel linguaggio dei fiori rappresenta l'amore e indica il pensiero che si rivolgono due persone innamorate. Depurativa, diuretica, decongestionante e anche utile in caso di acne. Questo fiore viene utilizzato appena colto, o dopo averlo fatto essicare, per numerose ricette: dalle insalate ai biscotti è un alimento molto versatile. Il suo impiego è valido anche in caso di problematiche legate alla pelle, in questo caso basta preparare un decotto. Il procedimento è semplice: va fatto bollire un cucchiaio di fiori secchi con 250 ml di acqua poi filtrare e lasciare raffreddare. La bevanda andrebbe consumata per 2-3 volte una mezz'ora prima dei pasti.

Primule

credits @lorettailluminati
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La primula è, tra le altre cose, una pianta impiegata per usi farmaceutici. Sembra che la prima ad averla studiata sia stata la badessa Ildegarda di Bingen nel 1100, suggerendo di usarla contro i raffreddori e per calmare l'ansia. Nella primula sono presenti, inoltre, due sostanze (primaverina e primulaverina) ricche di proprietà analgesiche o antinfiammatorie. Il suo impiego in cucina comprende ricette come frittate, salse, minestroni e soprattutto risotti.

Margheritina

credits pexels.com
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Nelle insalate, nelle zuppe e nei risotti, le margheritine sono un fiore delicato che lega bene con la zucca e con le patate. Questi fiori, dal retrogusto un po' amaro, stimolano diuresi e sudorazione ma per potenziarne le proprietà andrebbero miscelate con ortica o cicoria. Il loro infuso è ideale per calmare i dolori addominali, coliche e tosse, oltre che regolare e stimolare il ciclo mestruale.

Glicine

credits @robadanatti
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In molti ricorderanno il video di Jovanotti postato su TikTok mentre mangia i fiori di glicine. Va sottolineato, però, che di questa pianta solo i petali viola sono commestibili mentre semi e baccelli sono velenosi. Sono ottimi fritti in pastella oppure aggiunti a un'insalata o allo yogurt. Le tisane con questo fiore, invece, rappresentano un rimedio naturale per lo stress.

Mangiare i fiori: rischi e controindicazioni

Scegliere di usare i fiori per abbellire i propri piatti o seguire ricette che li hanno come ingrediente principale non rappresenta, in linea di massima, un rischio per la salute (ovviamente sarebbe meglio accertarsi di non avere allergie o intolleranze). Buona norma, però, è quella di controllare bene che i fiori che si stanno utilizzando siano commestibili e va da sé l'importanza di lavarli accuratamente. Sradicare piante a caso nel giardino non è mai un'idea vincente e rimane comunque valida l'opzione di comprarli in vaschette al supermercato (con buona pace di chi pensa che siano troppo costosi!).

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