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Essere in forma è meglio che essere magri per la longevità: la salute non ha a che fare con il peso

È la forma fisica, e non il peso, a incidere sulla longevità e a determinare lo stato di salute di un individuo.
A cura di Giusy Dente
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Corpo sano non significa corpo magro: il peso indicato sulla bilancia non determina quanto un individuo sia in salute. A dire molto di più, sulle sue condizioni, è piuttosto quanto la persona è in forma, su un piano che non ha nulla a che vedere coi chili. Lo dimostra un recente studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine. I ricercatori hanno scoperto che le persone in forma, anche se in sovrappeso secondo gli standard, sono sane tanto quanto quelle con indici di massa corporea (BMI) più bassi. L'essere in forma o meno è stato valutato attraverso un test da sforzo cardiovascolare.

I risultati della ricerca

Quando pensiamo a un corpo in salute istintivamente pensiamo a un corpo tonico, snello, magro: difficilmente pensiamo a una persona che, pur non incarnando certi standard di "perfezione", è ugualmente attenta all'alimentazione e fa attività fisica costante. Il movimento della body positivity, nella sua accezione più costruttiva, ci sta insegnando proprio questo, invece: che bisogna amare il proprio corpo e averne cura, a prescindere dalla sua forma, cercando di migliorarsi sempre, senza inseguire stereotipi irrealistici.

A conferma di quanto l'equazione magro=sano non sia affatto assoluta, arriva uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, il più completo finora condotto sulla relazione tra forma fisica, indice di massa corporea e longevità. Attraverso un'attenta analisi di centinaia di ricerche precedenti, si è giunti alla conclusione che essere fuori forma raddoppia o triplica il rischio di morire prematuramente, ma indipendentemente dall'età o dall'indice di massa corporea. Invece se una persona è in sovrappeso, ma ha un tenore di vita sano sotto il profilo soprattutto del fitness ed è in forma, ha circa la metà delle probabilità di morire giovane rispetto a una persona normopeso, ma che fa poco movimento. In sintesi: le persone possono essere sane e longeve a qualsiasi peso, purché siano attive e in forma. L'esercizio potrebbe fare la differenza, non solo per migliorare la forma fisica, ma anche per ridurre il rischio di mortalità, ma sempre indipendentemente dai chili.

I ricercatori hanno scoperto che le persone in forma sono sane sia quando hanno indici di massa corporea (BMI) bassi che alti. Vale quindi anche per le persone considerate leggermente in sovrappeso, definite così rifacendosi strettamente alle tabelle degli indici di massa corporea. I ricercatori hanno scoperto che le persone in forma, in tutte le categorie di BMI, non presentano un rischio maggiore di morte per malattie cardiovascolari rispetto agli "individui in forma e di peso normale".

"La forma fisica, a quanto pare, è molto più importante dell'obesità quando si tratta di rischio di mortalità " ha affermato in un Siddhartha Angadi. Il professore associato di Fisiologia dell'esercizio presso la University of Virginia School of Education and Human Development è anche autore dello studio. "Il nostro studio – ha aggiunto – ha scoperto che gli individui obesi ma in forma hanno un rischio di morte simile a quello degli individui in forma di peso normale".

I ricercatori hanno esaminato 20 studi diversi su un totale di 398.716 adulti provenienti da diversi Paesi. Le persone venivano classificate come in forma (nella maggior parte degli studi) se avevano un punteggio del test da sforzo superiore al 20esimo percentile per la loro fascia d'età. Considerando i risultati, i ricercatori sottolineano l'importanza dell'esercizio fisico, non solo per perdere peso o bruciare calorie. "Si tratta di un'eccellente medicina per ottimizzare la salute generale e può ridurre notevolmente il rischio di malattie cardiovascolari e di morte per tutte le cause nelle persone di tutte le taglie" ha affermato Angadi. L'esperto ha aggiunto: "La più grande riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari si verifica quando gli individui completamente sedentari aumentano modestamente la loro attività fisica. Ciò potrebbe essere ottenuto con attività come camminare a passo svelto più volte alla settimana: bastano circa 30 minuti al giorno". In conclusione, essere in forma, dunque avere un'attività cardiorespiratoria ottimale, riduce il rischio di mortalità.

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