Depressione post-vacanze: come superare la nostalgia dell’estate al rientro dalle ferie
Ci siamo lasciati con il problema della vacansia (ovvero l'angoscia prepartenza) e ci ritroviamo con il post-vacation blues o post-holidays blues: ovvero la depressione post vacanze. Come leggiamo sul sito dell'Ospedale Humanitas: "è una risposta psico-fisica al ritorno alla quotidianità diversa dai ritmi tranquilli e rilassati della vacanza. È un tipo di sindrome caratterizzata da sintomatologia depressiva e/o ansiosa che può presentarsi subito dopo il rientro dalle vacanze. Tornare al lavoro, a scuola o alla routine quotidiana non è semplice per nessuno ma per alcuni può essere ancora più difficile, sebbene a differenza della depressione vera e propria, il post vacation blues, è una condizione transitoria e facilmente trattabile". D'altra parte il mondo si divide in due categorie: chi ad agosto non vede l'ora di tornare in città ed è contento di ritrovarle ancora un po' vuote e con le serrande abbassate e chi invece al rientro soffre di una fortissima nostalgia e fa fatica a ritornare al solito tran tran. I video delle vacanze, le foto, l'abbronzatura dorata, gli shorts e i sandali: tutto riporta alla mente la vacanza. E invece siamo a settembre. E delle prossime vacanze se ne parla a Natale.
Cos'è la depressione post-vacanze
Per alcune persone il rientro in città è particolarmente pesante. Questo problema però non riguarda soltanto chi ha fatto lunghe, lunghissime vacanze e ha perso completamente il ritmo, anche chi fa una o due settimane di ferie può incappare in questo tipo di disagio. "Alcuni hanno un vero e proprio crollo emotivo al rientro dalle ferie – ha spiegato a Fanpage.it la psicoterapeuta Francesca Santamaria Palombo – E il motivo è semplice: durante le vacanze si stacca completamente la spina, si vive il qui ed ora, si sta nel momento presente. Quando rientriamo sappiamo che ci sono doveri, scadenze, incombenze ad attenderci e questo ovviamente genera ansia. Per alcuni l'ansia si fa viva addirittura quando si è ancora in vacanza. La sola idea di quello che li aspetta al rientro provoca stress".
Come affrontare la nostalgia al rientro dalle ferie
Per chi fa parte della generazione millennial c'è una canzone, anzi un video, che rende perfettamente l'idea dello stato d'animo al rientro dalle ferie: "My friend" anno 2001 del duo britannico Groove Armada. Il video comincia con la protagonista vestita elegantemente in tailleur che entra in ascensore e si va a sedere alla scrivania e mentre controlla la posta, fa le fotocopie, saluta i colleghi, prende il caffè, con una faccia che non lascia spazio a dubbi sul suo umore, per tutto il tempo pensa alla sua vacanza con le amiche, la stanza d'albergo, il mare, i motorini, la discoteca. Flashback di giorni felici (pure senza essere instagrammati). Niente di più comune quindi sentirsi così. "La nostalgia si può superare cercando innanzitutto di tornare a casa qualche giorno prima del rientro in ufficio – spiega la psicoterapeuta – anticipandoci alcune delle incombenze che sappiamo già essere lì ad aspettarci e cercando al tempo stesso di trovare una dimensione ‘vacanziera' anche in città. Ritagliamoci ancora qualche momento di svago, una passeggiata al parco, un aperitivo e, perché no?, cominciamo anche a immaginare la prossima vacanza".
Quanto dura il post-vacation blues
La nostalgia delle vacanze può avere degli effetti sia sull'umore come malinconia, tristezza, irritabilità, ansia, sia sul fisico: stanchezza, cefalea, difficoltà a dormire, senso di spossatezza. Fortunatamente però si tratta di un malessere davvero molto passeggero. "Una settimana circa, non di più. Giusto il tempo che ci mettiamo a ritrovare la nostra routine, a riadattarci alla vita quotidiana". Bisogna avere solo un po' di pazienza e mettere in atto qualche piccola strategia come tornare qualche giorno prima del rientro a scuola o al lavoro, così da avere un periodo di assestamento, tornare a un'alimentazione più corretta (pure un detox se ne abbiamo voglia), lasciare la casa in ordine (questo consiglio magari lo possiamo conservare per la prossima partenza), immaginare già nuove vacanze e nuovi momenti tutti per sé (senza però farsi prendere dall'ansia dei buoni propositi). E se l'ansia è troppa forse è il caso valutare un percorso di psicoterapia. "Potrebbe essere utile per capire le cause di quest'ansia. Per iniziare intanto io consiglio di prendere carta e penna e fare un bilancio della propria vita: cosa ci piace, cosa no e come modificare quello che non ci piace nel breve e medio periodo. Se facciamo così fatica a rientrare dalle vacanze forse vale la pena capire perché. Dovremmo trovare sempre, anche nelle abitudini più noiose, qualcosa per cui essere grati e felici. E se ciò non avviene sicuramente va cambiato qualcosa nella propria vita e prima lo scopriamo meglio sarà per noi".