Dalle ceramidi al burro di karitè: i consigli della dermatologa per curare la pelle dopo l’estate
Basta un giorno. Ieri la pelle era bella, dorata e luminosa e oggi che siamo rientrati in ufficio ci appare già grigia, spenta, secca. Ma come è possibile che la fine delle ferie faccia così male allo spirito e pure alla pelle? "L'esposizione solare altera la nostra barriera cutanea – spiega a Fanpage.it la dottoressa Manuela Carrera, dermatologa presso l’Ospedale Israelitico di Roma – In condizioni normali lo strato corneo della cute presenta un alto contenuto di acqua, tra il 20 e il 35%. Quando il livello di idratazione del corneo scende al di sotto del 20% la superficie cutanea diventa secca, ruvida, tende a desquamarsi e talvolta anche a fissurarsi". Il cambio d'ambiente, le case e gli uffici con l'aria condizionata di certo non favoriscono una corretta idratazione. "Tutt'altro, anzi le temperature più basse e l’aria condizionata non fanno altro che contribuire ad aggredire la nostra barriera cutanea peggiorando la disidratazione".
Parola d'ordine: idratare
Per correre ai ripari e per evitare che la pelle continui a perdere acqua la parola d'ordine è ovviamente idratare. "Per capire come funziona la pelle e perché alcuni prodotti sono da prediligere rispetto ad altri dobbiamo tenere presente che il 35-38% dell’acqua contenuta nello strato corneo è legato alle proteine di membrana dei corneociti ed ai lipidi intercorneocitari. I lipidi (colesterolo, ceramidi e acidi grassi liberi) sono i principali responsabili dell’effetto barriera della cute, sono essenziali per trattenere la giusta quantità di acqua nella cute e per regolare la TEWL (ovvero la perdita di acqua transepidermica)" spiega Carrera. L'obiettivo è risanare la barriera cutanea: "Dobbiamo allora da un lato scegliere prodotti che restituiscano la giusta quantità di acqua alla pelle dall'altro invece bisogna nutrirla e mi riferisco al versante lipidico della cute".
Dalle ceramidi all'acido ialuronico: i prodotti da scegliere dopo l'estate
È necessario allora scegliere creme che contengano ingredienti in grado di riequilibrare la barriera cutanea sia dal punto di vista dell'idratazione che del nutrimento. " Le ceramidi rappresentano senza dubbio i ristrutturanti di barriera più efficaci, nel corneo occupano gli spazi interstiziali tra le cellule cementandole tra di loro. Attualmente si ottengono per via biotecnologica dal lievito o si utilizzano quelle vegetali o di origine completamente sintetica. Ma altri lipidi impiegati sono: lo squalene derivante da oli vegetali come olio di oliva, di riso e di germe di grano, poi abbiamo l'olio di borragine, l'olio di ribes nero, l’olio di enotera, olio di avocado, olio di canapa caratterizzati da un contenuto elevato in acidi grassi polinsaturi linoleico e linolenico. Ma ci sono anche i burri e le cere come il burro di karitè, burro di cacao e la cera d’api". Poi ci sono prodotti come l'acido ialuronico o il collagene. "Sono degli umettanti e si utilizzano per regolare il contenuto idrico della pelle. Agiscono attraverso un meccanismo igroscopico, legano l’acqua presente nel prodotto cosmetico e quella proveniente dall’umidità ambientale e la trattengono nello strato corneo. I più utilizzati sono il glicerolo, l’acido ialuronico, il collagene, il pantenolo, la trimetilglicina ma anche l’urea e gli alfaidrossiacidi (acido glicolico, acido lattico) purchè usati a concentrazioni inferiori al 10% poiché a concentrazioni superiori svolgono invece attività esfoliante. E poi ci sono i filmogeni che riducono la perdita idrica transepidermica mediante un film occlusivo. Si utilizzano i siliconici e le cere". Una volta selezionati gli ingredienti più adatti alla nostra situazione dobbiamo fare attenzione anche alla tipologia di prodotto che scegliamo, perché in cosmetica la formulazione conta. "In caso di secchezza intensa è preferibile utilizzare formulazioni acqua in olio anziché olio in acqua: le prime infatti sono più oleose e più adatte al nostro scopo". Infine, nessuna paura degli scrub. "Abbiamo bisogno di eliminare le cellule morte che si sono accumulate sulla superficie cutanea, via libera agli scrub allora senza timore di perdere l'abbronzatura".