Creme solari per il viso: l’indagine che rivela quali sono quelle che non proteggono la pelle
Aria di primavera, le giornate si allungano (l'ora legale è in arrivo) e dagli armadi cominciano a fare capolino maglie a maniche corte e giubbotti di jeans. E dalle pubblicità degli integratori per rinforzare il sistema immunitario è un attimo che si passa alle réclame per le creme solari, in particolare quelle per il viso, la zona del corpo dove la pelle è più delicata e anche più esposta. Fattore protettivo, effetto antiage, idratazione di lunga durata, texture ad assorbimento rapido, profumazione delicata: chi offre di più? Ma come facciamo a scegliere una buona fotoprotezione, che mantenga quello che ha promesso il pubblicitario mentre scriveva il suo slogan?
Il test sui solari di Altroconsumo
La notizia di questi giorni è che l'associazione a tutela dei consumatori Altroconsumo ha testato 12 creme solari per il viso, tra le più popolari e intercettando varie gamme di prezzo, con fattore di protezione SPF 50 o 50+, per verificare la corrispondenza con quanto dichiarato in etichetta. E i risultati non sono stati dei migliori: ben 5 creme su 12 non hanno superato i test. "È la prima volta che testiamo delle creme solari specifiche per il viso – ha spiegato a Fanpage.it Eden Lorenzetti, tecnologa alimentare, esperta di Altroconsumo – E in verità non ci aspettavamo grandi differenze anche rispetto ai test che facciamo per le creme corpo, non pensavamo che quasi il 50% dei prodotti sarebbe stato bocciato". Altroconsumo ha seguito una metodica diversa dagli standard ISO "Fino al 2022 seguivamo il metodo ISO per verificare la SPF, che controlla solo la protezione dai raggi UVB, dallo scorso anno abbiamo scelto di seguire un altro standard (che a breve diventerà quello ISO) consigliato anche dall'associazione Cosmetics Europe, più etico (non necessita la provocazione di un microeritema sulla pelle della persona che lo sta testando) e che controlla anche la protezione dai raggi UVB. A fronte però delle discrepanze tra quello che era scritto in etichetta e i risultati, abbiamo eseguito anche il test classico, ma anche in questo caso i risultati non corrispondevano alle dichiarazioni riportate sul prodotto". Le creme "bocciate" sono: Piz Buin Hidro Infusion Sun Gel Cream FaceSPF 50, Nivea Sun UV Viso Sensitive 50, Lancaster Sun Sensitive Oil Free Milky Face Fluid SPF 50, Bilboa Viso Con Vitamina C 50 e Vichy Crema Viso Vellutata SPF 50+. "Tutte queste creme hanno di fatto un SPF inferiore al 50 o 50+, tutte offrivano una protezione intorno al 30. Si tratta di creme comunque protettive ma il consumatore deve sapere che tipo di prodotto sta utilizzando. Le etichette devono essere chiare e veritiere. Pensiamo a una persona con un fototipo chiaro, che ha problemi di salute, non può pensare di comprare una protezione 50 e ritrovarsi poi con delle scottature sulla pelle perché la crema non è stata efficace". Il primo posto invece se l'ha guadagnato la crema Avène Crema Senza Profumo Effetto Invisibile. "La classifica generale oltre il test in vitro include anche altri elementi, come la profumazione e l'impatto ambientale e in generale la soddisfazione del consumatore. Dopo la Avène c'è la Collistar Crema Viso Solare Protezione Attiva 50+ (64/100), la Nivea Sun Triple Protect Fluido Idratante Ultra leggero 50+ (64/100), l'Eucerin Hydro Protect Fluido Ultra leggero SPF 50+ (64/100) e la Prep Crema Solare Viso SPF 50 (61/100)".
Solari: meglio comprarli in farmacia o al supermercato?
Spesso la prima indicazione su un prodotto arriva dal prezzo. È costoso? Sarà sicuramente di qualità. Purtroppo non sempre è così. "Prendiamo la crema Lancaster Sun Sensitive Oil Free Milky Face Fluid SPF 50, a fronte di un costo elevato, 75 euro per 100 ml, abbiamo verificato che l'SPF è addirittura inferiore a 50. Di contro una crema decisamente più economica come la Prep Crema Solare Viso SPF 50, costo 22,20 euro per 100 ml, è arrivata ai primi posti dei nostri test e ha ottenuto anche il riconoscimento ‘miglior acquisto'". L'altro elemento che spesso dà fiducia al consumatore è il luogo: la farmacia risulta essere per molti un luogo più rassicurante di un supermercato. "In realtà è una questione di marketing. Le creme solari sono prodotte seguendo la regolamentazione dei cosmetici. Ora se il prodotto viene venduto al supermercato o in farmacia le regole sono sempre le stesse. L'acquisto in farmacia è sovrastimato, si tratta di un posizionamento di mercato per l'azienda, ma non è che il prodotto che si vende in farmacia segue standard diversi da quello venduto al supermercato o in profumeria. L'importante quando acquistiamo è scegliere un canale normale, i negozi o online da rivenditori autorizzati, non bancarelle o creme home made".