Come affrontare le feste con i parenti: i consigli dello psicologo Gerry Grassi
C'è la zia che non vediamo da mesi, il cugino no vax, il caro amico di famiglia che vota per un partito diverso dal nostro: alle cene di Natale si radunano parenti e amici che non si frequentano assiduamente e la convivenza, anche se limitata a poche ore può essere a dir poco complicata. Le festività possono essere una vera e propria bomba a orologeria. Ma disinnescarla è possibile. "Partiamo dal fatto che durante le cene e i pranzi di questo periodo molti membri della stessa famiglia si ricongiungono forzatamente e queste occasioni conviviali aumentano le possibilità di scontri e discussioni. Mettiamoci anche l'alcol. Esagerare con aperitivi e vino sicuramente non aiuta: si perdono i freni e si toccano degli argomenti che sarebbe forse meglio evitare" spiega a Fanpage.it Gerry Grassi, psicologo e psicoterapeuta. Mettiamoci anche una buona dose di vecchi rancori e discussioni mai risolte. "Queste occasioni di famiglia rischiano sicuramente di risvegliarli. E poi ci sono le persone poco tolleranti a stare in gruppo e che già soffrono per l'idea di riunione in sé".
Lo stress della preparazione
Uno dei principali problemi legati al Natale, a prescindere dalla famiglia, sta sicuramente nelle aspettative che tutti noi riponiamo nelle feste. "Troppe proiezioni mentali di felicità e divertimento, di ricerca di perfezione. Chi si ritrova ad organizzare un cenone rischia di andare in ansia da prestazione proprio per questo motivo: vuole che tutto vada bene, non ammette errori. E questo ovviamente non è altro che una fonte di stress". La preparazione di pranzi e cene è infatti uno dei momenti più stressanti del Natale. "C'è la spesa, i posti a tavola da organizzare, ricordarsi di tutte le abitudini alimentari degli ospiti. Sembrano cose semplici, ma nei giorni di Natale si amplificano e aumentano il carico mentale di chi se ne occupa". Bisogna stare attenti a non perdere di vista il fatto che le feste sono un momento di felicità e se arriva una critica o qualche osservazione inopportuna da un parente, è sempre meglio non raccogliere la provocazione. "Non riponiamo troppe aspettative. La casa non è un ristorante, non tutto deve andare alla perfezione, meglio cominciare da subito ad alleggerirsi".
Come affrontare il Natale coi parenti
Se conoscete bene la vostra famiglia, se sapete quali sono le dinamiche che i pranzi delle feste scatenano e quali sono i punti dolenti, esiste un modo per tenere a bada commenti e uscite inopportune e per godersi al massimo le feste. "In questi casi io consiglio sempre di scegliere un membro della famiglia, quello più carismatico magari, che prenda in mano le redini della situazione. A inizio serata potrebbe fare un annuncio blindando certi argomenti (ad esempio i vaccini e la politica) e determinate domande. Si può dargli una connotazione di gioco, si dichiarano tabù determinati argomenti e chi ne parla paga pegno. Si tratta di un gioco che crea unione, che diverte e che riduce al massimo le possibilità di discussione". Ma c'è anche un altro gioco che potrebbe aiutare a stemperare la tensione e alleggerire le lunghe giornate delle feste. "Si potrebbe scegliere per ognuno degli ospiti un ruolo o un compito pratico da svolgere nella giornata: chi apparecchia, chi cucina, chi si occupa dei bambini. Anche in questo caso la persona che ha più charme in famiglia potrebbe assegnare questi ruoli e dare il via a questi momenti ludici grazia ai quali è possibile andare incontro a una visione divertente e divertita del Natale. Un modo per rendere concreta quell'aspettativa (spesso troppo alta) di gioia".
La meditazione prima delle feste
Per chi invece già sa a cosa va incontro e teme di non essere pronto, potrebbe essere utile ricorrere alla meditazione. "Prepariamoci psicologicamente al Natale: è un momento stressante lo sappiamo, allora proviamo a dedicare qualche minuto nei giorni precedenti alla meditazione al raccoglimento. Cerchiamo di concentrarci su come gestire queste feste, impegniamo del tempo a valutare gli aspetti psicologici e emotivi dei giorni che ci aspettano". Lo sappiamo, il Natale in fondo è ridondante, c'è chi borbotta, chi è allegro, chi si comporta male, si ripete sempre nello stesso modo. Allora tanto vale arrivare preparati e rilassati. "Se però la meditazione ci sembra troppo lontana da noi possiamo provare un'altra via. Mettiamo nero su bianco quali sono le problematiche che si potrebbero verificare e come gestirle. Facciamo una sorta di briefing con noi stessi per capire i problemi, anticiparli e risolverli. In questo modo, paradossalmente, ridurremo le possibilità che avvengano e saremo in ogni caso pronti per affrontarli".