Cibo spazzatura, i rischi per la salute dei bambini: perché merendine e snack confezionati creano dipendenza
Cibo spazzatura. Già dal nome si intuisce come non sia proprio il massimo per il benessere psicofisico di una persona. "Per junk food si intende un prodotto altamente processato. Generalmente si tratta di alimenti con uno scarso valore nutrizionale, privi di quei nutrienti essenziali come minerali o vitamine – spiega Pietro Mignano, biologo nutrizionista – Non danno all'organismo ciò di cui ha davvero bisogno, stimolando pericolosi processi e meccanismi che creano dipendenza". Hanno un buon sapore, pronti in poco tempo e molto economici, sono queste le motivazioni del successo di snack confezionati, merendine o patatine surgelate. Il rovescio della medaglia? In Italia 1 persona su 7 soffre di obesità. Uno studio condotto su 105.151 bambini della Regione Campania, dal Ceinge Biotecnologie avanzate ‘Franco Salvatore', ha scoperto che il cibo spazzatura, tra le altre cose, faciliterebbe la comparsa di allergie alimentari.
Cibo spazzatura: quali sono le conseguenze sull'organismo
"Consumare junk food in quantità elevata porta all'aumento della massa grassa e a livelli più alti di estrogeni, per questo molti bambini sovrappeso in età di pre-sviluppo presentano ginecomastia, cioè l'ingrossamento delle ghiandole mammarie maschili – avverte Pietro Mignano – I cibi ultra processati innescano un circuito di dipendenza, aumentano la glicemia, provocano insulino resistenza. Gli effetti negativi si riscontrano anche da un punto di vista psicologico, con il rischio della comparsa di disturbi del comportamento alimentare o di problemi come l'accettazione della propria immagine". Come sostituire questi alimenti? "È sempre meglio evitare cibi industriali e consumare snack naturali, adottando una dieta ricca di alimenti salutari. Mangiare occasionalmente patatine confezionate, ad esempio, non crea un danno permanente, bisogna però tenere a mente che più si consumano questi alimenti più ne desideriamo" aggiunge il nutrizionista.
Cibo spazzatura: adolescenti e bambini più a rischio
È sempre più difficile riconoscere un prodotto salutare da uno ultra processato. "Il marketing funziona molto bene, nelle pubblicità spesso gli alimenti vengono legati a un sistema valoriale come quello della famiglia, puntando sulle emozioni – chiarisce il dott. Mignano – Resta sempre valido il consiglio di controllare bene le etichette, banalmente se un alimento ha più di quindici o venti ingredienti sicuramente sarà molto lavorato". A pagare il prezzo più alto di scelte alimentari scorrette sono soprattutto bambini e adolescenti. "La famiglia ha un ruolo chiave nell'educazione alimentare. Se un bambino è abituato fin da piccolo a consumare merendine o altri cibi confezionati sarà propenso a scegliere quel tipo di alimentazione anche in futuro – conclude il nutrizionista – È ormai acclarato che se uno dei due genitori è in sovrappeso molto probabilmente lo saranno anche i figli, il cambiamento deve partire dagli adulti e dalle loro scelte consapevoli. Mangiare sano non significa mangiare poco ma mangiare bene".