Che cosa è il disturbo borderline diagnosticato all’attrice Amber Heard nel processo contro Depp
In questi giorni il processo per diffamazione intentato da Johnny Depp nei confronti dell'ex moglie Amber Heard, sta tenendo banco sulle testate di tutto il mondo. L'attore protagonista della saga Pirati dei Caraibi, ha scelto di citare in giudizio Heard, con una richiesta di 50 milioni di dollari per danni, in seguito a un editoriale pubblicato sul Washington Post in cui lei lo accusava di violenza e abusi domestici. In questa battaglia legale dove stanno venendo a galla tutti i retroscena di un matrimonio (durato solo 15 mesi) che definire tormentato sarebbe decisamente poco, una delle notizie che ha fatto più scalpore è sicuramente la diagnosi di Shannon Curry, la psicologa clinica del team legale di Johnny Depp, che ha affermato che Heard, a differenza di quanto da lei dichiarato, non soffrirebbe affatto di disturbi da stress post traumatico per gli abusi (per ora ancora presunti) da parte del marito, ma sia in realtà affetta da disturbo borderline di personalità e disturbo istrionico di personalità e questo spiegherebbe, sempre secondo l'esperta, il suo atteggiamento da vittima e la sua tendenza a portare all'esasperazione qualsiasi comportamento.
Che cosa è il disturbo borderline
"Il disturbo borderline, come quello antisociale, narcisistico e istrionico di personalità, fanno parte del cluster B, ovvero rientrano tra quei disturbi che hanno a che fare con la sfera sociale e relazionale di una persona" spiega a Fanpage.it lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Merigo. Chi soffre di disturbo borderline vive una continua altalena emotiva: "C'è una marcata impulsività, una certa difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri e nell'ambito delle relazioni interpersonali e in particolare quelle d'amore, c'è una fortissima instabilità. Le personalità borderline passano da un eccesso all'altro". L'altra caratteristica di questo disturbo è la capacità delle persone che ne soffrono di ‘risucchiare' nel loro caos emotivo chi gli sta intorno. "Il disturbo borderline si nutre dell'emotività e delle reazioni dell'altro. Si passa da momenti di tranquillità a tristezza, rabbia, sensi di colpa, in pochissimo tempo". In alcuni casi la sua diagnosi non è facile. "Può essere confuso con il disturbo bipolare, ma c'è una differenza: nel disturbo bipolare l'oscillazione di umore è anticipata da alcune avvisaglie, nel borderline invece le oscillazioni d'umore sono continue e importanti e soprattutto talmente repentine da risultare imprevedibili".
Le relazioni sentimentali se si soffre del disturbo borderline
Le relazioni d'amore di chi soffre di questo tipo di disturbo sono sempre particolarmente problematiche. "Potremmo definirle caotiche, turbolente. Oggi sei il mio dio, domani sei la mia dannazione. Ci sono delle disregolazioni emotive fortissime. La persona che ha una relazione con chi soffre di questo disturbo non può avere tranquillità. Tutto è focalizzato sul partner e sui suoi continui cambi di umore". E in caso di discussioni, di rotture o minacce di rotture, la personalità borderline cerca sempre di riportare tutta l'attenzione su di sé anche in maniera violenta. "Non sono rare le minacce di suicidio o di comportamenti autolesivi. Questo perché chi soffre di questo disturbo ha un bisogno costante di stare al centro dell'attenzione. Soprattutto quando hanno paura che il partner se ne stia andando, mettono in atto dei gesti estremi o li minacciano soltanto, nella speranza che ritornino da loro". In alcuni casi, come quello di Amber Heard, al disturbo borderline si possono associare anche altri disturbi, come quello istrionico della personalità. "Questo disturbo porta la persona a voler essere sempre al centro dell'attenzione mettendo in atto dei comportamenti anche eccentrici oppure seduttivi".
Come si affronta il disturbo borderline
Oggi l'etichetta di borderline viene attribuita con molta facilità. "Molti adolescenti vengono definiti borderline, ma spesso non soffrono davvero di questo disturbo. Il segnale più significativo è comunque l'instabilità cronica nella prima età adulta che si manifesta con episodi gravi – spiega Merigo – Eccessi, amori che vengono vissuti al limite, eventi che diventano catastrofi e poi drammi. In alcuni casi può comparire anche il rischio suicidario o di comportamenti autolesivi". Individuarli e intervenire in tempo comunque non è sempre facile. "La drammaticità con cui questa persone ci raccontano degli episodi della loro vita ci può dare dei forti indizi. Ma ricordiamo sempre anche di stare attenti: le personalità borderline hanno la capacità di trascinarci nel loro mondo". Dal punto di vista della cura la psicoterapia è sicuramente una buona alleata. "L'approccio cognitivo comportamentale e la terapia di Gestalt risultano particolarmente efficaci per il trattamento di questo disturbo. E poi se ritenuto necessario dallo specialista si può abbinare anche una terapia farmacologica. L'importante è sicuramente rivolgersi sempre a un esperto".