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C’è una relazione tra il carattere di una persona e le sue fantasie sessuali: lo studio della psicologa

C’è una relazione tra il carattere della persona e le fantasie sessuali che sviluppa: lo ha spiegato a Fanpage.it la dott.ssa Somma autrice di uno studio condotto per UniSR (Università Vita-Salute San Raffaele).
Intervista a Dott.ssa Antonella Somma
psicologa e ricercatrice in Psicologia Clinica presso UniSR (Università Vita-Salute San Raffaele)
A cura di Giusy Dente
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I ricercatori della Facoltà di Psicologia di UniSR (Università Vita-Salute San Raffaele) hanno condotto uno studio sulle fantasie sessuali, attualmente in revisione per una pubblicazione scientifica. Il trial anonimo ha coinvolto 440 persone ed è stato realizzato utilizzando un questionario online validato scientificamente. La dott.ssa Antonella Somma ha illustrato a Fanpage.it i risultati di questo studio che, nello specifico, indaga le relazioni delle fantasie sessuali con i tratti di personalità.

Cosa sono le fantasie sessuali

Le fantasie sessuali sono quelle immagini che possono comparire durante il rapporto sessuale o che ci si crea appositamente nella propria mente, per produrre una situazione di eccitazione. Rappresentano una componente importante della vita sessuale delle persone e possono focalizzarsi su contenuti diversi che vanno da un'attività sessuale più "convenzionale" a scenari di dominazione e sottomissione, oltre a relazioni impersonali. La scelta di uno scenario piuttosto che un altro dipende da caratteristiche di personalità, ma non solo. Lo studio ha rilevato, come fattori influenzanti, anche lo stile di vita, l'abuso di alcolici, il genere. La dottoressa Somma ha spiegato: "Le fantasie sessuali sono parte della vita della maggior parte delle persone. Se si dà un'occhiata ai numeri è un'esperienza che riguarda il 90-97% delle persone, quindi stiamo parlando di un'esperienza assolutamente comune. La questione è che come la maggior parte dei comportamenti umani, il fatto che sia molto diffusa non significa che sia di semplice comprensione. Si tratta in realtà di un fenomeno complesso che può prendere anche una piega più problematica". Lo studio che ha condotto l'esperta non si è mosso nelle nicchie di disfunzionalità. "Siamo rimasti in un terreno che potesse coinvolgere tutti, senza restrizioni se non la maggiore età. Non sono state chieste informazioni sensibili relative per esempio all'orientamento sessuale, in quanto non si trattava dell’oggetto della ricerca, oltre che per il potenziale discriminante" ha sottolineato.

Le fantasie sessuali differiscono a seconda del genere

"Secondo la letteratura scientifica, è consolidato che esistono delle differenze di genere" ha spiegato l'esperta, la quale ha puntualizzato che ad oggi la maggior parte della letteratura disponibile riguarda il genere binario. Stando a questo ambito specifico sembra che ci siano due differenti espressioni delle fantasie: "Quelle più diffuse nel genere femminile sono a tematica legata al romanticismo e alla sottomissione. Nel genere maschile sono più legate a rapporti di natura impersonale, quindi per esempio persone che non si conoscono oppure legate alla dominazione. Uno studio recente ha cercato di dare una spiegazione rispetto a questa situazione, che sembra un po' stereotipata. E in effetti è emerso che una volta che si prendono in considerazione tutta una serie di variabili, banalmente anche l'età o quanto si attribuisce un peso ai ruoli di genere, queste differenze vengono sostanzialmente azzerate. In realtà queste differenze scompaiono, a dimostrazione di quanto sia un fenomeno complesso e poco generalizzabile". I pregiudizi sono ancora tanti: "È legato da un lato ad aspetti di natura culturale, dall'altro alle caratteristiche di ciascuno. In termini generali non è una tematica in cui si parla sempre in maniera libera e aperta. Molto è legato anche ai ruoli di genere e quindi a cosa ci si aspetta da un genere rispetto all'altro. Nei prossimi anni ci sarà una grossissima possibilità di ampliare questi temi. Negli ultimi decenni c'è molta meno difficoltà nella condivisione".

La relazione tra fantasie sessuali e caratteristiche caratteriali

Rispetto all'enormità di studi disponibili sulle fantasie sessuali, gli aspetti di personalità sono un'area relativamente meno indagata. A tal proposito: "Nel nostro studio abbiamo cercato di dare rilievo a comprendere le relazioni tra il modo in cui uno è fatto e che tipo di fantasie tende nella maggior parte dei casi ad avere. Prendiamo per esempio caratteristiche di personalità legate all'avere dei rapporti positivi con gli altri, all'essere persone che amano stare in compagnia e costruire relazioni: le fantasie sessuali a contenuto romantico tendono ad associarsi a queste caratteristiche di personalità. Altre caratteristiche, come per esempio la tendenza a preferire la solitudine e ad essere in qualche modo più distaccati sul piano emotivo, tendono ad associarsi a fantasie di natura più impersonale. Le fantasie più impersonali tendono ad essere associate anche all'assunzione di alcolici, così come altri aspetti più di natura potenzialmente psicopatologica e alcuni comportamenti disfunzionali. Anche avere una vita particolarmente ricca di stress può avere un ruolo".

Benché le fantasie sessuali possano aprire la strada a comportamenti più di natura problematica, la dottoressa Somma ha chiarito: "Avere delle fantasie non convenzionali non implica necessariamente con la messa in atto di queste. Devono intervenire altri fattori per far sì che una fantasia o fantasticare su una tematica più di nicchia possa poi davvero essere messa in atto. Ci possono essere delle tematiche che si radicano nel modo in cui una persona è fatta, ma tra la fantasia e l'essere in quello stesso modo nelle dinamiche col partner c'è una grande differenza. Perché una fantasia venga messa in atto si devono realizzare una serie di condizioni. Ecco perché l'ambito delle fantasie sessuali è di interesse anche dell'ambito forense, con implicazioni penali. L'esempio più lampante purtroppo è la pedofilia". 

Quando si concretizza una fantasia sessuale

Una fantasia deve restare, per sua natura, nella mente di chi la elabora o può trovare concretizzazione? Questa seconda situazione si può realizzare solo se ci sono elementi ben precisi, uno tra tutti il consenso: "L'aspetto centrale nell'ambito relazionale ha a che fare con la consensualità, la reciprocità. Ci deve essere uno scambio condiviso e legittimato da entrambi, in cui il consenso è espresso in modo pieno e consapevole, non influenzato da altri fattori. La sessualità si lega alla giocosità per certi aspetti, per far sì che le cose vadano bene a tutti è il consenso a fare la differenza. Non necessariamente una fantasia deve restare tale, purché ci siano il consenso, la salvaguardia e il rispetto dell'altro. Alcune trovano il loro compimento nella fantasia stessa, hanno una finalità solo nel ciclo del desiderio, ma senza passare all'atto. Se deve diventare un comportamento, devono esserci reciprocità e consensualità tra i partner. Molte persone hanno delle fantasie che non vorrebbero mai mettere in atto, ma che assolvono semplicemente un ruolo nel ciclo del desiderio e della risposta sessuale".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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