Caterina Balivo, se ci si ama il peso non conta: “Sono 3 taglie in più e non mi interessa”
Come ogni donna over 40, con due gravidanze alle spalle, anche Caterina Balivo ha visto il proprio corpo cambiare e ammorbidirsi nelle forme. È stato soprattutto il secondo post partum a metterla a dura prova, con la cellulite, le smagliature, l'aumento di peso. Parallelamente, complice l'egemonia dei social e il diffondersi di una certa ossessione per canoni di bellezza rigidi, anche le critiche degli haters si sono fatte più feroci. Per una donna come lei, quotidianamente sotto i riflettori, questo ha significato sentirsi esposta moltissimo a commenti gratuitamente crudeli. Ha sperimentato sulla propria pelle l'accanimento verso le neo mamme, il cosiddetto mum shaming denunciato anche da Ashley Graham, Chiara Ferragni e Blake Lively: corpi delle donne sbagliati, troppo magri o troppo grassi, poco curati o eccessivamente in forma. Insomma, c'è sempre chi è pronto a puntare il dito, ma la Balivo non è una donna che si fa scalfire da tutto questo.
Perfetta così, imperfezioni comprese
Uno degli aspetti che ha reso Caterina Balivo particolarmente amata dal pubblico, è il suo essere una donna semplice e naturale. Si piace, si ama e si accetta così com'è, non ha problemi col suo corpo, con l'immagine riflessa nello specchio né con l'età anagrafica: proprio perché si sente in pace con se stessa e a proprio agio, non ha problemi a mostrarsi senza filtri e ritocchi. E di sé accetta anche le cosiddette imperfezioni, su cui è capace di scherzare con autoironia. Le labbra sottili e un po' storte per esempio: ha detto di preferirle così come sono piuttosto che stravolgere il proprio viso col rischio di non riconoscersi.
L'autenticità per lei vince sull'omologazione dei volti di plastica che si vedono in giro, tutti uguali. Lei a tal proposito, non ha mai fatto ricorso alla chirurgia, benché qualcuno lo abbia più volte insinuato. Il seno più abbondante è stato interpretato da qualcuno come un ritocchino, ma anche su questo la conduttrice televisiva ha risposto con estrema sincerità e fierezza: "È cresciuto: mi hanno spiegato che quando metti un po’ di ciccia va anche lì. Quindi sì, è più polposo più bello e tutto naturale".
Caterina Balivo supera la "prova" costume
Si è soliti usare l'espressione "prova" costume, perché la società ci ha abituati a guardare al nostro corpo come un oggetto da competizione. In realtà andare in spiaggia e indossare un bikini non andrebbe vissuto come una gara, in cui trovano sempre più spazio anche filtri e app, pur di risultare a tutti i costi "perfetti". Caterina Balivo l'anno scorso alla sua prova costume ha dato il massimo dei voti: quel 10 è il frutto dell'amore verso se stessa, dell'accettazione e del rispetto che nutre verso il proprio corpo. Quel 10, è il 10 di una donna completamente (e serenamente) naturale, senza fotoritocco di mezzo. Quest'anno la stagione dei bikini l'ha inaugurata con un due pezzi bianco ed è anche tornata su argomenti a lei cari, dunque l'amore verso se stesse che va oltre i concetti di taglia e peso.
Caterina Balivo, l'amore verso se stessa prima di tutto
Intervistata da Il Messaggero, la conduttrice ha spiegato la differenza tra vanità e amore verso se stesse, ammettendo di prendersi cura del proprio corpo e di trovarlo più che giusto e naturale. Nulla da vivere con senso di colpa insomma: "Mi piace prendermi cura di me. Noi donne dobbiamo amarci, lo dico spesso anche in tv. A volte le donne più radicali confondono la vanità con l’amore per se stesse. Non è che se ti fai una piega sei vanitosa: ti stai amando" ha spiegato. Lei oggi ha raggiunto una tale serenità, da riuscire a farlo senza soffermarsi sulle imperfezioni, sui difetti, sulle critiche degli altri, sui confronti. Si è liberata di tutto questo e sta bene così, anche con qualche chilo in più sulla bilancia. Non è più la Miss Moda Mare del 1999: "Oggi sono tre taglie in più. Ma non mi interessa conservare in eterno la stessa misura: voglio essere una bella quarantenne, voglio essere una bella cinquantenne e a cinquanta non voglio dimostrarne quaranta".