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Caffè dal distributore, in moka o filtrato: qual è il più salutare secondo la scienza

I caffè sono tutti uguali? Assolutamente no, cambiano in base ai metodi di preparazione: ecco quali sono i più “rischiosi” tra quelli preparati ai distributori automatici, in moka o non filtrati.
A cura di Valeria Paglionico
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Il caffè è una delle bevande che più consumiamo durante le nostre giornate, soprattutto quelle lavorative, ma in quanti sanno quali sono gli effetti che ha sulla salute? Di recente sulla rivista scientifica Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases è comparso uno studio che affronta la questione, concentrandosi soprattutto sulle diverse tipologie di prodotto, da quello offerto nei distributori automatici a quello preparato in moka, fino ad arrivare a quello filtrato. Il metodo di preparazione del caffè incide sui possibili rischi sull'organismo? Ecco tutto ciò che c'è da sapere.

Quali sono i composti contenuti nel caffè rischiosi per la salute

Secondo una ricerca condotta da un team di studiosi di diversi atenei svedesi, non tutte le tipologie di caffè sono uguali, esistono profonde differenze in base ai metodi di preparazione, soprattuto quando si parla di concentrazioni di diterpeni, cafestol e kahweol. Il caffè non filtrato, in particolare, sarebbe quello potenzialmente più pericoloso perché contiene elevate quantità di diterpeni, composti organici naturali che influenzano il colesterolo LDL, meglio noto come il "colesterolo cattivo". I filtri, invece, impedirebbero la trasmissione dei diterpeni dai chicchi o dalla polvere al caffè che beviamo.

Quali fattori rendono il caffè più "pericoloso

Diverso, invece, è il caso del caffè filtrato con carta o di quello in moka, che risultano essere quelli con la minore concentrazione di diterpeni. A fare la differenza, inoltre, sono anche il tipo di filtro, la modalità di pulizia, la pressione dell’acqua e le specifiche tecniche. Consumare un prodotto che contiene elevate quantità di colesterolo cattivo può mettere a rischio la propria salute cardiovascolare. Lo studio, però, ha preso in considerazione solo 14 diverse macchinette da caffè, quindi prossimamente i ricercatori vogliono continuare a indagare sull'argomento per capire se è consigliabile davvero evitare qualche tipologia di caffè.

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