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Black Friday: i consigli della psicologa per non lasciarsi prendere dallo shopping compulsivo

Perché non possiamo fare a meno di comprare durante il Black Friday? Di marketing, emozioni e meccanismi psicologici ne abbiamo parlato con la psicologa Francesca Santamaria Palombo.
Intervista a Dott.ssa Francesca Santamaria Palombo
Psicologa e psicoterapeuta
A cura di Francesca Parlato
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Mettete giù quelle carte di credito! Pensateci per un attimo: quel cappotto sarà pure scontato ma è davvero utile? Nei giorni del Black Friday – in principio gli sconti erano limitati all'ultimo venerdì di novembre, ora le tentazioni durano per alcuni negozi anche più di una settimana – resistere alle offerte è difficilissimo, soprattutto per chi già normalmente ha le mani bucate. "In questi giorni scatta un meccanismo molto preciso, identificato dallo studioso Cialdini, che è quello dell'urgenza – spiega a Fanpage.it la psicologa e psicoterapeuta Francesca Santamaria Palombo – I brand, i negozi, le catene e anche i siti di shopping online giocano sul fatto che dopo quella data il prezzo di un determinato prodotto tornerà di nuovo alto ed è per questo che bisogna acquistarlo prima che sia troppo tardi". E la maggior parte delle persone pur consapevole del fatto che di lì a un mese ci saranno i saldi e i prezzi caleranno di nuovo, cede e acquista prodotti non sempre necessari.

Black friday: perché non possiamo fare a meno di comprare

La strategia del marketing – soprattutto durante una giornata particolare come il Black Friday – si basa tutta sulla creazione di emozioni: si offre al cliente un oggetto del desiderio proponendolo a un prezzo scontato, attirandolo con il meccanismo dell'urgenza, insistendo sulla durata limitata dell'offerta.
Le pubblicità, in maniera più o meno esplicita, creano nel consumatore la percezione di un bisogno: ma quando possedere un certo oggetto, un vestito, un oggetto di design, un prodotto tecnologico si rende davvero necessario? Distinguere il bisogno reale da quello percepito è ormai sempre più difficile.

Se lo shopping è una risposta alle emozioni negative

In alcuni casi poi comprare è un modo per scacciare via la tristezza, per consolarsi da un momento complicato sul lavoro o nella vita privata. "Fare spese spesso serve a placare delle emozioni negative come la rabbia, la paura. – spiega la psicologa – È un meccanismo simile a quello della dipendenza da cibo: chi soffre di shopping compulsivo (un disturbo che in alcuni casi può diventare una vera patologia) acquista anche se non ha soldi, quello che guadagna lo spende immediatamente, soddisfacendo un suo bisogno momentaneo, che gli dà una soddisfazione immediata ma non una soluzione al suo problema reale". A volte poi è l'insicurezza a stimolare lo shopping: "Si compra anche perché ci si sente insicuri: e si acquista qualcosa solo per sentirsi al pari degli altri, per non essere da meno".

Come comportarsi durante il black friday: 3 consigli della psicologa

Cedere alla tentazione è facile, lo sappiamo. Ma prima di riempire le nostre shopper o i nostri carrelli virtuali (l'acquisto online poi rende ancora più "facile" lo shopping visto che utilizzando le carte di credito o altri sistemi simili la percezione del denaro speso è nettamente ridotta) proviamo a fare delle valutazioni e seguiamo i consigli della psicologa Santamaria Palombo.

  1. Evitiamo di fare shopping utilizzando il nostro conto abituale: "Stabiliamo un budget che vogliamo dedicare a questi giorni di sconti e carichiamo una prepagata con quella cifra in modo da evitare di sforare";
  2. Facciamo una lista delle cose che ci servono davvero. "Controlliamo l'armadio prima di acquistare qualcosa: spesso, soprattutto chi soffre di shopping compulsivo, si tende a dimenticare le cose che si hanno già nell'armadio. E poi diamoci qualche giorno: riempiamo il carrello sì, ma non acquistiamo subito in modo da evitare di farci condizionare dall'ansia di comprare che ci porta a spendere con troppa facilità";
  3. Facciamo una pausa dai social: "Se sappiamo di essere "prede" facili, se siamo consapevoli del fatto che pubblicità e annunci di sconti hanno un certo ascendente su di noi, in questi giorni giriamo a largo".
Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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