Basta ridurre le dimensioni di un boccale di birra per stravolgere le abitudini di un’intera nazione: lo studio
La pinta sta per sparire? La birra per eccellenza che in tantissimi sono abituati a bere anche in compagnia dopo una lunga giornata di lavoro sembra sulla via del tramonto, anche per il suo impatto sull'organismo. Uno studio condotto da diversi ricercatori ha messo in atto una sperimentazione: bar, ristoranti e pub in Inghilterra avevano eliminato le pinte da mezzo litro, che in Italia equivale a una birra media. L'eliminazione della porzione più grande di birra alla spina ha ridotto la quantità giornaliera di birra venduta del 9,7%, portando tanti clienti a non consumare affatto oppure a scegliere la birra piccola . Gli studiosi si sono concentrati, però, soprattutto sul conseguente impatto sulla salute di questa iniziativa. La ricerca, se adottata a livello nazionale, hanno concluso i ricercatori, potrebbe ridurre il consumo di alcol e contribuire a combattere l'obesità nel Paese. Nel Regno Unito, però, non sono mancate le polemiche.
Cosa succede se dai locali vengono eliminate le pinte di birra
“Questo è il primo studio reale che esamina questo aspetto”, ha dichiarato la prof.ssa Dame Theresa Marteau, responsabile dello studio e direttrice dell'unità di ricerca sul comportamento e la salute dell'Università di Cambridge. Lo studio di Cambridge ha dimostrato come le persone pensino più alle porzioni in quanto tali che alle dimensioni effettive delle porzioni, scegliendo una birra, una tazza di tè, un pezzo di torta, piuttosto che numeri specifici in termini di millilitri o grammi. In un esperimento analogo condotto a gennaio, le vendite di vino sono diminuite quando è stata eliminata la dimensione del bicchiere più grande, in genere 250 ml.
Per verificare se il meccanismo funzionasse anche con la birra, i ricercatori hanno invitato più di 1.700 pub, bar e ristoranti a partecipare alla sperimentazione. La risposta è stata decisamente poco entusiasta: nonostante il risarcimento per i mancati incassi, solo 13 hanno accettato. La sperimentazione si è svolta nell'arco di tre mesi l'anno scorso. Le pinte sono state eliminate e ai clienti è stato detto che la birra più grande alla spina era pari a una birra da 0,3 litri.
Dopo aver analizzato i dati di 12 locali – uno è stato escluso – si è scoperto che le porzioni più piccole hanno ridotto il volume di birra venduta quasi del 10%. In molti hanno optato per un bicchiere di vino, ma in tanti hanno optato per il bicchiere più piccolo. Nessuno dei locali ha eliminato definitivamente la pinta. Oltre alla perdita di incassi, c'è un fattore culturale. La pinta britannica, introdotta nel 1698, è un rito culturale . Ma con i suoi 568 ml è tra le più grandi porzioni di birra al mondo. I tedeschi scelgono quella da 500ml, in vendita anche in Italia, la pinta statunitense è di 473 ml, lo schooner australiano di 425 ml.
Lo studio ha provocato, com'era prevedibile, diverse proteste delle associazioni di categoria: "La difficoltà incontrata da questo studio nel trovare pub che partecipassero dimostra che la pinta è ancora una quantità molto richiesta dai consumatori al bari", ha dichiarato Ash Corbett-Collins, presidente di Camra. "Con meno dell'1% dei locali contattati per lo studio che hanno accettato di sperimentare la misura più piccola e nessuno dei 12 pub che hanno partecipato che hanno scelto di mantenere il cambiamento, il verdetto dei gestori è chiaro". Tuttavia, l'impatto sulla salute e sullo stile di vita sembra aver impattato positivamente sull'opinione pubblica.