Amo davvero il mio partner? L’esperta spiega quali sono i pensieri intrusivi che rovinano il rapporto di coppia
Chiunque, almeno una volta nella vita, si è posto una domanda del genere: “Lo amo davvero?”, “La mia relazione è appagante?”, “Questa persona è quella giusta per me?”. Su TikTok, per esempio, sono molti i creators che ne parlano apertamente e tra questi c’è chi tratta il tema in senso divulgativo e chi, al contrario, contribuisce alla disinformazione. Molti, infatti, si autodiagnosticano un disturbo ossessivo compulsivo da relazione. “Può capitare di avere dubbi del genere, la distinzione tra comuni paure e un DOC da relazione è di tipo quantitativo. I timori devono essere così martellanti da manipolare la mente del paziente e sabotarne la relazione sentimentale” spiega Claudia Carraresi, psicologa e psicoterapeuta a Fanpage.it.
Cosa è il DOC da relazione e come si manifesta
“Il doc da relazione è un po’ come tutti i disturbi ossessivo compulsivi. È caratterizzato da pensieri, dubbi, immagini mentali o impulsi che la persona vive come involontari, intrusivi e indesiderati. Nel caso del doc da relazione oggetto di queste paure e ansie è sul proprio partner o sul rapporto di coppia” continua la dottoressa Claudia Carraresi. Le persone che ne soffrono vengono assalite da continui dubbi sul proprio compagno o compagna: “Lo amerò abbastanza? Mi sento abbastanza coinvolta nella relazione?” Oppure domande sul partner stesso: “Mio marito è veramente attraente?”,“La mia compagna è una persona brillante?” Chi è affetto da doc da relazione mette in atto dei comportamenti, in gergo tecnico compulsioni, che hanno la capacità di sedare il senso di angoscia e disagio ma con un effetto molto rapido. “Si tende a confrontare la propria relazione con quella di personaggi famosi o con altre coppie. Uno dei comportamenti tipici è quello di cercare rassicurazioni negli altri chiedendo se i propri interrogativi siano normali” aggiunge la psicoterapeuta.
Chi sono i soggetti più a rischio
Il disturbo ossessivo compulsivo da relazione è più diffuso nella fascia 18-20 anni. “Recenti studi hanno messo in luce come ci sia una lievissima maggioranza di donne affette da questa problematica ma in linea di massima c’è un rapporto abbastanza paritario. Colpisce sia le donne che gli uomini” chiarisce Claudia Carraresi. “Chi soffre di doc da relazione tende a manifestare le stesse preoccupazioni nei diversi rapporti sentimentali. È ovvio che possono esserci determinate fasi della vita in cui il disturbo si fa sentire di più. La causa sono alcuni fattori scatenanti che fanno aumentare l’intensità dei dubbi” specifica la psicoterapeuta.
Come guarire dal DOC da relazione
Il doc da relazione è un ostacolo per il benessere della persona e della coppia. “A differenza di altri disturbi, il doc da relazione tende a cristallizzarsi o a peggiorare nel tempo. Non se ne esce da soli, bisogna seguire un trattamento psicologico efficace. Io consiglio la psicoterapia cognitivo comportamentale – raccomanda Giulia Carraresi – Si tratta di un disturbo assolutamente trattabile ma è necessario agire sui meccanismi che vengono messi in atto. Prima di procedere con la terapia, c’è bisogno che un esperto confermi la presenza del disturbo e che non si tratti semplicemente di una condizione transitoria, ovviamente”.