video suggerito
video suggerito

Aiutare gli altri fa bene al cervello, lo dimostra uno studio scientifico

Diversi studi e ricerche hanno dimostrato come essere più gentili ed empatici con gli altri, anche attraverso azioni di volontariato, abbia effetti positivi sulla salute cognitiva e anche fisica, sia di persone anziani che di quelle più giovani.
A cura di Arianna Colzi
0 CONDIVISIONI
Immagine

Non è una novità che alcuni comportamenti possano avere un'azione distensiva sulla nostra psiche, alleviandoci dallo stress e avendo risvolti positivi sia per noi che per gli altri. La gentilezza è al centro del Baltimore Experience Corps, uno studio condotta da un gruppo di ricercatori coordinato da Tara Gruenewald, psicologa sociale e professoressa associata alla Chapman University, in California. La ricerca, pubblicata sulla National Library of Medicine, ha evidenziato come persone sopra i 60 anni possano, dopo un paio di anni di attività di volontariato, sviluppare un generale miglioramento della salute cerebrale. In particolare il miglioramento riguarderebbe le funzioni cognitive del cervello in conseguenza anche di una maggiore attività fisica che il volontariato richiede.

Essere empatici migliora la nostra salute

Oltre agli anziani, coinvolti nello studio della Chapman University, altre ricerche pubblicate sulla National Library of Medicine hanno messo al centro i giovani e l'impatto che atti di gentilezza ripetuti generano sulla loro salute. Sebbene il volontariato messo in pratica da giovani e persone più adulte sia diverso, anche nei ragazzi che hanno svolto attività magari con bambini delle scuole si è notato un miglioramento delle condizioni di salute cardiovascolare in seguito a una tendenza a essere più altruisti, gentili ed empatici. Forse in una società sempre più caratterista dalle divisioni e dagli scontri, un miglioramento per la nostra salute potrebbe essere un incentivo a essere più gentili.

Per quanto riguarda le persone più anziane, praticare volontariato o, in generale, atti di altruismo aiutano anche la salute fisica, visto che il volontariato comporta anche un dispendio di energie fisiche: un'attività che aiuta a mantenere attive anche le persone più anziane, oltre a prevenire rischi di demenza. In generale, uno studio condotto dal dottor Erik Kim, professore di Psicologia all'Università della British Columbia, ha dimostrato anche un miglioramento della stabilità fisica.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views