A cosa serve annoiarsi e perché è importante farlo
Viviamo in un’epoca in cui si fa tutto con lo smartphone, dai pagamenti in banca alle attività lavorative, anche se il più delle volte lo usiamo regolarmente come strumento di intrattenimento e di distrazione. Giochi online, scroll dei social o chat di WhatsApp: siamo così tanto connessi a ogni ora del giorno e della notte che abbiamo praticamente dimenticato quella scomoda e irritante sensazione di noia. La cosa che in pochi sanno, però, è che annoiarsi non è “un’attività” inutile, anzi, sarebbe bene ricominciare a farlo di tanto in tanto: ecco per quale motivo.
La società contemporanea ha "dimenticato" la noia
Che ci si trovi in uno studio medico ad aspettare il proprio turno, in fila al supermercato o addirittura sul water, non importa, si tratta sempre di attività in cui abbiamo cominciato a intrattenerci utilizzando lo smartphone. L’obiettivo? Combattere la noia e rendere l’attesa meno straziante. La sensazione che si prova quando si è annoiati, infatti, non è desiderabile, anzi, genera un senso di angoscia simile al dolore, tanto che in molti hanno paura di rimanere anche solo per 15 minuti da soli con i propri pensieri. Il dettaglio che spesso si dimentica è che anche queste sensazioni hanno il loro “scopo”.
Perché è importante annoiarsi
Se da un lato il dolore emotivo serve per farci sentire feriti e per farci trovare la forza di affrontare la causa di quella sofferenza, la noia ha un obiettivo un tantino diverso. Come spiegato alla CNN dal neuroscienziato cognitivo James Danckert, sentirsi annoiati è essenziale per farci dare una mossa, per farci uscire da quello stato “statico” e farci andare avanti. La noia, dunque, non sarebbe altro che uno stato motivazionale, uno stimolo ad aprirsi a nuovi interessi che sul momento non sembrano però disponibili. Come fare per combatterla? Semplicemente attivandosi, magari creando una lista personale di cose che piacciono da mettere in atto quando si viene travolti dal sentimento. Da evitare, invece, il continuo scroll dei social, che non fa altro che farci sentire fuori luogo o, peggio, ancora più annoiati.