Trasformarsi in robot col make-up, l’inquietante trend di TikTok si chiama Uncanny Valley
Halloween è finito da un pezzo, ma non su TikTok, dove spopolano le atmosfere alquanto inquietanti di "uncanny valley", il trend con cui si stanno cimentando in tanti, make-up artist e non. La tendenza ha preso il sopravvento con @alkiiwii, la prima a proporre questo trucco spaventoso, che richiama l'aspetto dei robot e degli automi. Effetto creepy garantito.
Che significa "uncanny valley"
Uncanny valley significa "valle perturbante". Il trend riprende un concetto individuato dallo studioso di robotica nipponico Masahiro Mori. Una sua nota ricerca pubblicata negli anni 70, prendeva in esame la sensazione sgradevole eppure di familiarità che scaturiva nel campione da lui preso in esame, messo di fronte a robot e automi dalle sembianze umane. Il termine è stato tradotto come "uncanny valley" da Jasia Reichardt, una traduzione che ha inevitabili rimandi al perturbante di Sigmund Freud.
Che cos'è il trend "uncanny valley"
La tendenza virale del make-up "uncanny valley" punta a spaventare l'osservatore, a generare in lui una sensazione di disagio, quell'inquietudine inevitabile che scaturisce nel momento in cui un androide, un robot o un automa somigliano in modo estremamente realistico a un essere umano. Per creare questo effetto, è essenziale un uso impeccabile del fondotinta e del correttore: bisogna scolpire il viso in modo che sembri-non sembri umano. La luce deve colpire i lineamenti in modo innaturale. Essenziale è poi ridisegnare la bocca, rendere più livide le labbra, segnare gli occhi con eyeliner e mascara per far risaltare le pupille.
Il look finito deve apparire strano e creepy, umano ma non troppo. Chi osserva deve percepire che qualcosa non va, senza però riuscire a esprimerlo perfettamente, senza individuare con precisione cos'è che gli sta generando disagio. Deve essere proprio come fissare negli occhi un androide. La creator @alkiiwii è diventata virale con la sua interpretazione della tendenza, superando i 14 milioni di visualizzazioni. In tantissimi hanno cominciato a citarla e riprendere il suo trend, con make-up spaventosi, musiche di sottofondo che ricordano film di fantascienza.
Qualcuno gioca anche con la mimica e le espressioni facciali, per calarsi pienamente nei panni di un robot, di un personaggio virtuale. E non è un caso, forse, che la tendenza sia così gettonata proprio ora, in cui è accesissimo il dibattito in merito all'ascesa dell'intelligenza artificiale e al sempre più rapido sviluppo delle capacità della tecnologia.
La tendenza conferma quanto fascino abbiano su di noi le creature robotiche, che pur generando repulsione e pur non essendo umane ci sembrano comunque vicine. Sono tecnologia allo stato puro, ma comunque prodotta dalla mano dell'uomo. Il confine tra reale e artificiale si fa sempre più sottile: cosa significhi essere umani in un mondo in cui la tecnologia sembra prendere il sopravvento?