Recession hair, tornano i capelli con ricrescita in vista: no ai ritocchi sì al risparmio

C'era una volta il biondo impeccabile, frutto di sessioni regolari dal parrucchiere per avere sempre un colore omogeneo, dal platino perfettamente freddo al dorato più caldo e morbido. Era il tempo dei capelli nero corvino senza un centimetro di ricrescita, del castano avvolgente e brillante. Oggi la tendenza si è affievolita e, complice anche la crisi economica, chi prima era solito fare un salto in salone una volta a settimana ora magari ci va una volta ogni due mesi, per ritoccare il colore. Su TikTok si parla infatti di recession hair. Non è una novità, questo fenomeno. Si era già parlato di recession hair una ventina di anni fa, dopo la crisi finanziaria del 2008. Già in quel periodo parrucchieri e hair stylist avevano notato meno presenze nei loro saloni: anche le clienti più abituali e affezionate rinunciavano alla colorazione, scegliendo i capelli naturali e con la ricrescita in vista, per risparmiare. E c'era la tendenza a portare i capelli lunghi o a tagliarli (in modo piuttosto maldestro) da soli a casa: sempre per via dell'incertezza economica, che portava a rinunciare agli appuntamenti in salone.
Cosa sono i capelli "da recessione"
"Questa tendenza punta a trasformare la ricrescita alle radici in una scelta anziché in un segnale che è il momento di andare dal parrucchiere" ha spiegato a Independent l'esperta di capelli Nicole Petty di Milk & Blush. Con la crisi economica e la difficoltà di arrivare a fine mese, molti si sono trovati davanti alla necessità di risparmiare di più, di tagliare le spese superflue. Il parrucchiere è finito in questa categoria, sostituito in parte dal fai da te casalingo per l'ordinaria manutenzione. I costi in un salone di bellezza sono alti: certo, lì viene offerto un servizio professionale difficilmente replicabile in casa, ci sono esperti a prendersi cura del cliente ed è dunque un'esperienza non comparabile con quella che si può fare autonomamente davanti allo specchio del bagno.
Ma a volte, bisogna ingegnarsi e fare di necessità virtù. Piuttosto che eccedere con le spese beauty, c'è chi preferisce lasciare i capelli al naturale: ecco quindi fare la sua comparsa questo "biondo della recessione" che è una tonalità di biondo più scura e opaca, con la ricrescita in vista all'altezza delle radici. "Questa tendenza abbraccia un approccio al biondo che richiede meno manutenzione, consentendo alle radici naturali di crescere e creando riflessi più morbidi e dimensionali che si fondono perfettamente – ha spiegato lo stylist Adem Oygur, della catena di saloni Adem – Rispetto al trend del biondo raffinato, caldo e curato nei minimi dettagli, il recession blonde si orienta verso un look più naturale e adulto, ma è perfetto anche per chi vuole allungare il tempo tra una visita dal parrucchiere e l'altra senza rinunciare allo stile". Ovviamente ciò che vale per il biondo vale anche per gli altri colori.

Esiste, infatti, il recession blonde così come esiste il recession brunette, che è la sua versione più scura (nero, marrone o castano). Molti utenti su TikTok stanno mostrando le loro chiome, spiegando di aver fatto più che una scelta stilistica una scelta di vita: le difficoltà economiche hanno reso necessario ridefinire le priorità, costringendo a rinunciare alle sedute in salone per risparmiare. Da qui, l'esigenza di tagliare i costi per la manutenzione del colore, che parallelamente ha portato quindi allo sfoggio di una maggiore naturalezza. Sì, perché questo beauty look apparentemente trasandato è anche un inno alla "imperfezione", alla libertà di decidere della propria immagine svincolandosi da canoni e stereotipi di cui siamo stati a lungo schiavi.