Gaia mostra l’acne sul viso: “Inizialmente volevo coprire, ma ci tengo a normalizzare”

Gaia su Instagram ha mostrato la pelle del viso segnata dall'acne aggiungendo un messaggio che vuole essere di motivazione per se stessa, ma anche per gli altri. Le sue parole vogliono ricordare proprio che non esiste perfezione, che non bisogna aver paura della normalità
Gaia normalizza l'acne sul viso
Siamo talmente ossessionati dalla perfezione, che non siamo più abituati alla normalità. E i social in questo non aiutano, perché sono la piazza della perfezione per eccellenza: persone senza difetti che vivono vite meravigliose. Questo, almeno, è ciò che si vede dallo schermo: ma dietro cosa si nasconde? Quando il virtuale prende il sopravvento sul reale si perde la capacità di scindere le due cose, di capire cosa è finzione e cosa non lo è: in questo labile confine non ci si rende conto di quanto certi stereotipi di perfezione siano tossici, inarrivabili nella vita vera.
La tensione a raggiungerli, invece, crea un disagio crescente, una spirale tossica di autodistruzione in cui non ci si sente mai abbastanza, mai all'altezza. Si pensa a paragonarsi all'altro, a essere come lui, piuttosto che a migliorarsi al meglio delle proprie possibilità, per se stessi, rendendosi conto che ogni corpo è diverso, ogni storia è diversa, ogni vita è diversa. La narrazione sui social è ancora molto densa di modelli tossici, ma c'è anche chi si impegna a portare una ventata di normalità, a dire: hey io sono così e basta, questo sono io, senza filtri, senza bisogno di patinare la realtà a tutti i costi pur di apparire perfetto.

È proprio quello che ha fatto Gaia. La cantante ha scelto di non nascondere l'acne sul viso, frutto forse del forte stress di questo periodo così intenso. Il suo corpo le sta mandando un messaggio e lei ha deciso di mettersi in ascolto con amore. E ha riversato quell'amore anche verso i suoi fan e follower, per ribadire l'importanza della pazienza e della consapevolezza, per lanciare un messaggio di normalizzazione.
Il nostro corpo è il nostro universo, risponde agli stimoli esterni ma soprattutto a quelli interni. Sto vivendo uno dei momenti più belli, intensi e significativi della mia vita e mi ritrovo a dover fare i conti con una pelle che urla, chiede aiuto e una tregua. Non mi era mai capitato di vedermi in questo modo, ammetto che inizialmente ho pensato di coprire, truccare, evitare il confronto ma non credo sia la soluzione e soprattutto non è da me. Essere in connessione con me stessa significa anche abbracciare questo periodo, cercare di comprendere cosa la mia pelle stia cercando di dirmi e avere pazienza. Nella velocità della vita di tutti i giorni, presi da obiettivi e sogni, mi è capitato di trascurare alcuni segnali d’allarme e non voglio che questo sia il mio approccio verso me stessa, verso il mio Universo, il mio corpo.
La voce della cantante, dunque, si aggiunge al coro del movimento skin positive, che punta a demolire certi stereotipi di perfezione che riguardano l'immagine, a incoraggiare le persone a non nascondersi. Jess Mackenzie è stata una delle prime influencer a portare sui social la sua battaglia, raccontando la propria storia e mostrando la pelle "imperfetta" completamente al naturale. È diventata un'icona della skin positive. Anche Aurora Ramazzotti si è spesso espressa su questo tema, a lei caro, perché ha molto sofferto pèrima di fare pace con la propria pelle e con l'acne.

Gaia ha concluso spiegando di voler dedicare più tempo a se stessa, a questo percorso di guarigione, lontano da tutto e tutti, affiancata da professionisti.
Questo non significa per me essere estremi e sparire nel nulla, ma convivere con questo processo di guarigione, guidata da professionisti ineccepibili e un Team comprensivo e continuare a portare la mia musica ovunque anche con una pelle che pare gli “strawberry fields” dei Beatles. Ci tenevo a dirvelo, un po’ per esorcizzare la mia timidezza a riguardo e un po’ per normalizzare e raccontare TUTTA me stessa perché alla fine la vita è un grande ossimoro in cui riescono a convivere la voglia di essere visti e compresi e la necessità di prendersi del tempo lontana da tutto e tutti. Se il corpo chiama, devo per forza rispondere.