Creme solari: quali scegliere e come applicarle al meglio secondo il dermatologo
Quando ci si espone al sole è fondamentale proteggere la pelle per evitare non solo arrossamenti, scottature ed eritemi, ma anche per evitare un invecchiamento cutaneo precoce, la comparsa di macchie solari o malattie cutanee. Ma come si sceglie il giusto prodotto e come si applica in modo corretto? Abbiamo chiesto al Prof. Antonino Di Pietro, Dermatologo plastico, fondatore e direttore dell'Istituto Dermoclinico Vita-Cutis, di spiegarci come proteggere al meglio la nostra pelle in estate.
Ogni quante ore bisogna applicare la protezione
Se sappiamo tutti che è importante applicare la crema prima di esporsi al sole spesso nasce il dubbio sul momento migliore per applicarla: "la crema va applicata appena prima di esporsi al sole perché più tempo passa tra l'applicazione della crema e l'esposizione più c'è la possibilità che il prodotto perda il massimo dell'efficacia" spiega Di Pietro. "L'ideale è applicare la crema solare quando si arriva in spiaggia oppure appena prima. La protezione ha il massimo della sua efficacia nella prima ora dopo l'applicazione: durante la giornata la crema dovrebbe essere applicata ogni due o tre ore, ripetendo l'applicazione con più frequenza se si fa il bagno in mare o in piscina". Anche le creme solari resistenti all'acqua quindi necessitano di una riapplicazione frequente per garantire una protezione sicura ed efficace: "è importante fare attenzione a quanto dura il bagno: se entro ed esco dall'acqua, la crema waterproof può durare perché crea un film protettivo sulla pelle. Se però sto in acqua per mezz'ora anche la crema resistente all'acqua può perdere la sua efficacia".
Quale fattore di protezione scegliere secondo il dermatologo
In commercio esistono tantissime tipologie di solari differenti: non solo texture e profumazioni ma soprattutto fattori di protezione diversi, da quelli più bassi come il 6 e il 10, fino al 50. "Il fattore di protezione massimo riconosciuto è SPF 50 – spiega il Prof. Di Pietro – Non esistono fattori più alti: a volte si è tratti in inganno dal leggere SPF 100 che non corrisponde però alla protezione effettiva. La schermatura totale infatti non esiste. È l'SPF 50 a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti nel modo migliore, ma attenzione: lo fa per un determinato periodo di tempo ed è quindi necessario riapplicare il prodotto". La scelta dell'SPF va fatta in base al proprio tipo di pelle: "più la pelle è chiara e si arrossa facilmente, quindi fa fatica a produrre melanina e proteggersi in modo autonomo, più sarà necessario un SPF alto. Se ho una pelle olivastra o che si difende bene dal sole e in poco tempo si abbronza, in quel caso posso utilizzare un SPF leggermente più basso". "È fondamentale in ogni caso esporsi al sole in modo graduale" consiglia Di Pietro: arrossamenti e scottature possono capitare anche se non si è applicata la crema in modo corretto. Tra le protezioni solari di ultima generazione ci sono alcuni ingredienti che apportano particolare beneficio alla pelle: "la fospidina per esempio ha un potere rigenerante, mentre la plusolina, un composto naturale che contiene un mix di olii di carancia, olio di cotone e vitamina E è utile per migliorare ulteriormente l'efficacia della protezione solare".
Creme solari, i filtri e la scadenza
Spesso nascono dubbi anche sulla scelta della tipologia di filtro: esistono infatti creme solari con filtro fisico ed altre con filtro chimico: ma che differenza c'è? Il dermatologo spiega che "il filtro fisico è rappresentato da polveri finissime che si stratificano sulla pelle e creano una vera e propria barriera fisica che non permette ai raggi UV di penetrare nella pelle. I filtri chimici o non fisici invece deviano i raggi solari togliendo loro potenza e rendendoli quindi meno pericolosi. Sono valide entrambe le tipologie di filtro, sicure ed efficaci". Così come tutti i cosmetici, anche le creme solari hanno una scadenza: "sulla confezione è indicato il PAO, che riporta i mesi di validità dopo l'apertura della confezione". Trascorsi questi mesi l'efficacia della protezione solare non è più garantita.
Perché scegliere una crema solare per il viso diversa da quella per il corpo
È necessario cambiare tipo di protezione per proteggere in modo efficace viso e corpo? Di Pietro spiega che l'SPF può essere lo stesso, ma può cambiare invece la texture del prodotto: "sul viso è utile applicare una crema che ha anche un fattore di idratazione. Sul corpo invece si può utilizzare un latte o delle emulsioni più fluide che permettono di stendere il prodotto con più facilità". Particolare attenzione va fatta in quelle zone che durante l'anno sono poco esposte alla luce: "Ci sono delle zone più delicate, quelle che generalmente non sono esposte alla luce e non hanno la melanina sufficiente per proteggersi dai raggi del sole che devono quindi essere protette in modo maggiore" si tratta ad esempio di zone come il seno, la zona ascellare, le piante dei piedi.
L'importanza di usare il doposole per idratare la pelle
Da non trascurare l'importanza del doposole: "dopo l'esposizione la pelle tende a seccarsi, desquamarsi e arrossarsi. Il doposole riporta più velocemente l'idratazione alla pelle ed elimina la secchezza cutanea, aiutando la pelle a rigenerarsi. Tra i principi attivi da ricercare ci sono le Vitamine C, E ed F, la fospidina, la glucosamina e i fospolipidi". Spesso ci si chiede anche se la protezione solare vada applicata anche in città o solo quando ci si espone al sole in modo diretto. Secondo Di Pietro "la protezione solare si applica ogni volta che ci si espone al sole per tanto tempo, in particolare sulle pelli più chiare e delicate, indipendentemente se sono al mare, in montagna o sul balcone del mio appartamento. Le creme protettive sono indispensabili ogni volta che ci si espone al sole: si può tranquillamente utilizzare la stessa crema che si usa in spiaggia anche in città, l'importante è proteggere la pelle. Ritengo inutile mettere tutto l'anno la crema schermante se si sta all'aria aperta per pochi minuti".