Come utilizzare correttamente le creme solari e perché il doposole è diverso dalla crema corpo
Il sole non si prende solo in spiaggia o in piscina. Ce ne dimentichiamo troppo spesso, ma i raggi UBA e UVB agiscono anche quando facciamo attività fisica all'aria aperta, quando passeggiamo, quando corriamo, durante un'escursione in bicicletta. Proprio per non danneggiare la pelle, bisognerebbe proteggerla in ciascuna di queste circostanze, dunque anche nella normale quotidianità cittadina, non solo in vacanza. Lo step della crema solare e del doposole (che è diverso da una normale crema idratante) andrebbero integrati nella routine di tutti i giorni, così da prevenire rughe e invecchiamento cutaneo, non incorrere in eritemi solari oppure scottature. Con la dottoressa Ines Mordente abbiamo indagato meglio su come utilizzare questi prodotti.
Come applicare la crema solare
Questi sono i consigli dell'esperta per una corretta esposizione al sole:
- applicare i prodotti solari prima di uscire fin dal mattino e poi rinnovare frequentemente l'applicazione, in particolare dopo ogni bagno prolungato;
- esporsi al sole in modo graduale, a cominciare da 20 minuti il primo giorno: diffidare dall’abbronzatura veloce, che oltre a creare scottature ha anche una durata ridotta;
- applicare la crema solare anche su pelle già abbronzata, magari riducendo il fattore di protezione poco alla volta;
- evitare di esporsi tra le ore 12 e le ore 16, quando il sole è all'apice della sua intensità;
- l'asciugamano rimuove circa l’80% della crema, che va quindi riapplicata prontamente;
- tenere il capo frequentemente bagnato al di sotto di un cappellino protettivo
Le accortezze si fanno ancora più rigide per i bambini. In realtà, quelli di età inferiore ai sei mesi non andrebbero esposti al sole, nemmeno quello in città. Solo dopo i 6 mesi possono essere portati al mare con protezione solare specifica molto alta (SPF 50+), ma mai nelle ore più calde, le più problematiche e sempre con tessuti protettivi e occhiali omologati.
Come scegliere il doposole
Il doposole non è una normale crema idratante e va scelto in base alla propria tipologia di pelle. Anche l'esperta ha chiarito: "Nell'emergenza può pure andare bene una crema idratante, ma se si può comprare un prodotto specifico è decisamente meglio. I prodotti specifici hanno all'interno degli attivi particolarmente lenitivi, quindi sono diversi dagli idratanti classici. Contengono per esempio delle acque termali o principi naturali come l'aloe che vanno a lenire la pelle, rispetto all'idratante classico che potrebbe non bastare. Su una pelle molto grassa per esempio utilizzare un doposole troppo ricco di oli potrebbe ingrassare ulteriormente la pelle, quindi magari dà l'effetto lenitivo ma va poi a generare altre problematiche. Meglio le acque termali come doposole in questo caso, perché sono rinfrescati, lenitive e non danno quell'effetto occlusivo. Invece nelle persone che non hanno quella tipologia di problema, ma al contrario hanno una pelle secca e sensibile, l'utilizzo di un doposole classico dalla formulazione più lattescente può andar bene".
Qual è la differenza tra olio e crema
Gli oli solari sono gettonatissimi sulle spiagge, anche se quelli in commercio il più delle volte hanno una protezione molto bassa. Bisogna stare attenti: "La quantità giusta di crema da applicare su tutto il corpo è quanto una noce, pari più o meno a 25-30 grammi e va riapplicata ogni due ore. Le linee guida dicono che per avere una protezione efficace serve un SPF dal 25 in poi, anche per fototipo scuro. Un SPF 5 ha protezione ai raggi solari praticamente nulla. A idratare sono soprattutto le creme. Con l'olio si rischia di friggere al sole. L'olio non ha un potere idratante, le particelle di olio danno un'idratazione solo apparente. Sembra che la pelle cambi colore, sembra più lucida e più luminosa, ma in realtà è solo apparenza: le micro particelle di olio sono troppo grandi per entrare in profondità e dare un'idratazione reale. Anche gli oli dovrebbero avere SPF importanti".