Come fare la skipcare, beauty routine in pochi passaggi che fa risparmiare tempo e soldi
I coreani, in quanto a skincare, non sono secondi a nessuno. Ci tengono moltissimo alla salute della loro pelle, di cui si prendono cura quotidianamente con grande meticolosità. La loro routine di bellezza è fatta di una decina di step irrinunciabili, da eseguire uno dopo l'altro tutti i giorni, con rigore e costanza, ma anche tanto amore verso se stessi. Più che un trend passeggero, ormai la skincare coreana è un rituale ben consolidato anche in Occidente. È un momento di pausa da dedicare a se stessi, non c'è dubbio, ma sicuramente richiede una buona fetta di tempo e un certo investimento economico, visti i tanti passaggi. Detersione, esfoliazione, idratazione richiedono l'uso di creme, olii, sieri, maschere, scrub e così via. Ecco perché sta prendendo sempre più piede la cosiddetta skipcare routine, una versione più veloce ma ugualmente molto accurata.
Cosa è la skipcare routine
Il gioco di parole chiarisce immediatamente l'idea. Il termine skipcare, infatti, sostituisce "skin" (pelle) con "skip" (saltare): è una versione breve della skincare coreana tradizionale, in cui alcuni passaggi vengono omessi, saltati per l'appunto. Questo non compromette il risultato finale, perché pur eliminando alcuni step, ci si va comunque a concentrare solo su quei pochi che però sono i più necessari alla propria pelle, quelli di cui si ha davvero bisogno in quel momento. In questo momento si risparmia tempo e si risparmiano soldi, perché ovviamente si andranno ad acquistare meno prodotti, solo quelli di cui si ha effettivamente necessità. E si va anche a occupare meno spazio nel beauty case e sulle mensole del bagno!
Sui social i rituali di skincare proposti dai beauty addicted sono spesso davvero lunghi. Da un lato questo affascina, perché dà l'idea di un momento di cura da dedicare a se stessi, in cui staccare la spina: una sorta di mindful skincare per combattere lo stress accumulato durante la giornata. Questo è senz'altro positivo, ma forse non è qualcosa che si può effettivamente inserire nella propria routine quotidiana. La skipcare routine risponde a questa esigenza: è più snella e minimal, l'imperativo è "less is more". Si punta sull'essenzialità, non sulla superficialità. Questo, oltre al risparmio economico, implica anche un detox cosmetico: disintossicarsi dal voler possedere tutto ciò che vediamo sui social, che improvvisamente ci appare fondamentale. Questo crea sicuramente un problema si sostenibilità e di accumulo. Quanti prodotti mai usati, avete nel mobiletto del bagno?
In cosa consiste la skipcare routine
I passaggi della skincare passano dai 10 tradizionali a tre o poco più. Gli step fondamentali sono pulizia e idratazione: si deterge la pelle con latte o acqua micellare in modo da rimuovere impurità, sebo, tracce di make-up e si va poi a sigillare con la crema idratante. Per una pulizia più profonda si può aggiungere lo scrub, se magari si hanno punti neri su cui lavorare, o una maschera, se si vuole lavorare sul fronte illuminazione o per ridurre l'effetto lucido, in caso di pelle grassa. Addio layering, la tecnica della skincare coreana classica che consiste nel sovrapporre texture e prodotti diversi: proprio questa alternanza sarebbe il segreto di un incarnato perfetto. Nella skipcare invece si parte da una buona conoscenza della propria pelle e delle sue esigenze: una pelle sensibile ha necessità diverse da una grassa o secca.