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Chi è e cosa fa un naso: il professionista che c’è dietro la nascita di un profumo

Come nasce un profumo? Chi ne decide il nome? Da dove viene l’ispirazione? Lo ha spiegato a Fanpage.it uno dei nasi più famosi al mondo, Olivier Cresp.
A cura di Giusy Dente
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Olivier Cresp
Olivier Cresp

Che cos'è un profumo? È qualcosa di effimero, una fragranza che colleghiamo a un ricordo, una persona, una situazione. Ma dal punto di vista tecnico è una semplice ma accurata miscela: non ce n'è una uguale all'altra. Il Maître Parfumeur Olivier Cresp è una vera e propria icona della profumeria francese, uno dei nasi più rinomati al mondo nonché fondatore del brand AKRO (insieme alla figlia Anaïs). Col suo stile sta scrivendo la storia del settore, visto che è sua la firma di fragranze amatissime che hanno lasciato il segno come Light Blue di Dolce&Gabbana, Angel di Mugler, Black Opium di Yves Saint Laurent. Nato a Grasse e cresciuto in una famiglia che lavorava le materie prime per l'industria dei profumi, è quindi stato immerso sin da piccolo in questo ambiente, che ha poi cominciato a frequentare anche professionalmente, con crescente successo, diventandone un punto di riferimento. Il suo lavoro è frutto di una grande memoria olfattiva, di tanta sperimentazione, di un meticoloso lavoro sulle materie: riesce a tradurre in note olfattive le immagini, gli spunti che gli vengono dalla vita quotidiana, a cui attinge per trovare ispirazione. A Fanpage.it, da naso esperto quale è, ha spiegato come nasce un profumo e come lavora chi fa il suo mestiere.

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Che cos'è un profumo

I profumi variano a seconda della composizione, che determinano intensità diverse, diversi effetti. Come ha spiegato l'esperto: "È composto da ingredienti naturali e molecole sintetiche. Più semplice è la formula, più è facile da annusare e comprendere". Le diverse sfaccettature dipendono dalla cosiddetta piramide olfattiva, che tiene conto del modo in cui evaporano questi componenti: "C'è sempre una nota di testa più o meno volatile, una nota di cuore più floreale che dura 2 o 3 ore e una nota di fondo con note più pesanti di muschio, legno o vaniglia. Queste danno potenza e diffusione alla fragranza. Io costruisco il mio profumo partendo dalla testa". Si dice infatti che siano proprio le note di testa a spingere all'acquisto: sono quelle che si sentono per prime, che affascinano all'istante, anche se sono le più volatili.

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Come nasce una fragranza

Il punto di partenza sono ispirazioni molto variabili: "Mi vengono in mente idee figurative e poi le ricostruisco per avvicinarmi il più possibile all'idea! È un sapiente mix di conoscenza, tecnica e intuizione. L'ispirazione può provenire da molte cose diverse, e fortunatamente sì, può essere visiva e olfattiva. Quando i miei sensi sono attenti, raccolgo segnali da tutto" ha spiegato Olivier Cresp. In un secondo momento si fanno avanti altre figure, che contribuiscono alla creazione del profumo: "Lavoro con una piccola cerchia di persone molto vicine. Chiedo un feedback a pochissime persone per non perdermi. Lavoro con un massimo di 9 o 10 persone. Alcuni valutatori, altri profumieri e persone a me vicine".

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Nel suo caso, il lavoro si divide tra il brand che ha fondato personalmente e le commissioni di altri marchi. Ci sono ovviamente delle differenze. Banalmente, c'è di fondo la questione del gusto personale, che non si può mettere in primo piano quando si hanno dei clienti da soddisfare: "Ovviamente devi ascoltare il cliente per rispondere alla sua richiesta e rispettare il brief, ma allo stesso tempo, ogni volta che lavoro su un profumo, ci metto il mio tocco personale. I clienti si aspettano questo mix" ha raccontato. Cambia anche la divisione dei compiti. Nello specifico per ciò che riguarda il nome, per esempio, un aspetto che desta sempre curiosità: "Per il nostro marchio Akro, lavoriamo in team per trovare diverse idee e insieme scegliamo il nome più appropriato. Per grandi gruppi e altri marchi, sono i clienti a dare un nome alla fragranza e ad assumersi la responsabilità della sua storia e del suo marketing".

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Un profumo può richiedere mesi o anni di lavoro. Olivier Cresp ha raccontato: "A volte bastano pochi tentativi, 10 o giù di lì, per raggiungere l'equilibrio perfetto e a volte servono centinaia di tentativi perché i clienti ci sfidano. Un profumo può essere creato in poche settimane o in pochi anni". C'è però un segreto, per capire quando bisogna fermarsi, quando effettivamente non servono più ulteriori modifiche e si è arrivati al risultato decisivo: "Sono soddisfatto e considero la fragranza buona e già finalizzata da un'intuizione iniziale, poi faccio delle prove e faccio attenzione ai commenti che ricevo dall'esterno: nel taxi, dal fornaio o in metropolitana. Quando le due cose si uniscono, la mia convinzione e il buon feedback, allora il profumo è pronto. Non lo cambio più". Ovviamente il modo di operare è soggettivo e riguarda anche la quantità di prodotti a cui di lavora: c'è chi, come lui, ormai riesce a seguire anche 40 progetti contemporaneamente!

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