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Avon dichiara bancarotta: un miliardo di debiti per le cause sul talco cancerogeno nei suoi prodotti

L’azienda è sommersa di debiti a causa delle spese legali sostenute per le accuse di lesioni personali legate ai cosmetici a base di talco cancerogeno.
A cura di Giusy Dente
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Avon prova la strada della bancarotta per ripartire. Sono coinvolte nel fallimento le filiali della società in Europa, Regno Unito e America Latina. L'azienda del settore beauty, famosa per i prodotti venduti porta a porta, è crollata sotto il peso di un debito miliardario (circa 900 milioni di euro), di cui 71 milioni di euro spesi in cause legali. La holding statunitense si è trovata coinvolta, infatti, nella battaglia legale di chi sostiene presunti effetti cancerogeni di alcuni suoi prodotti a base di talco. Per far fronte al debito, l'azienda ha fatto ricorso alla protezione dei creditori del Chapter 11, la bancarotta delle aziende americane. Proprio nel Delaware, infatti, ha sede la causa che vede coinvolto il brand.

Qual è il futuro di Avon

Il futuro di Avon Products Inc (Api) è nelle mani di Natura. La holding brasiliana aveva già acquistato l'azienda nel 2020 e si è nuovamente fatta avanti per salvarla in questo momento difficile. La società brasiliana cancellerà 530 milioni di dollari (481 milioni di euro) di debiti e fornirà un prestito di 43 milioni di dollari (39 milioni di euro) per finanziare il fallimento. Oltre ai debiti, a gravare molto sul bilancio aziendale e sulla reputazione sono state le cause per lesioni personali legate ai prodotti del marchio.

Si parla di 225 milioni di dollari spesi per la difesa. Restano ancora oltre 386 cause individuali pendenti.  La sorte di Avon è la stessa di altre aziende del settore beauty, coinvolte nelle stesse cause legali derivanti dalla vendita di prodotti a base di talco, accusati di essere cancerogeni. Anche Johnson & Johnson ha tentato più volte di accordarsi con i ricorrenti.

L'IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) recentemente ha stabilito che il talco è probabilmente cancerogeno per l'essere umano e quindi lo ha inserito nel Gruppo 2A insieme alle carni rosse, frittura e al glisofato. In particolare i talchi impiegati per l'igiene hanno fatto emergere in vari studi un'associazione con il cancro alle ovaie. Ma il prodotto è molto usato anche in cosmetica, per prodotti di bellezza e per la cura personale.

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