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Alice Lastrato, skin therapist che ascolta la pelle: “L’acne è un inestetismo da normalizzare”

La skin therapist Alice Lastrato ha raccontato a Fanpage.it il suo metodo di lavoro per trattare l’acne, fatto di ascolto e buone abitudini. La parola chiave per lei è normalizzare, mentre non ama particolarmente l’espressione skin positive, abusata per fare facili like: “Io ho tante modelle che non vengono più scelte perché hanno l’acne. Non è vero che c’è skin positive”.
A cura di Giusy Dente
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Partendo dalla propria esperienza personale con l'acne, Alice Lastrato si è resa conto di quanto fosse sbagliato a volte l'approccio dei professionisti nel trattarla. A Fanpage.it ha raccontato di essersi meravigliata a suo tempo (sette anni fa) nel constatare che nessuno specialista le rivolgeva le domande che si aspettava di ricevere. Ecco perché ha deciso di concentrare i suoi studi e la sua formazione in questo specifico campo: "Mi sono detta: devo farlo, devo concentrarmi lì, devo far star bene le persone" ha detto.

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In cosa consiste il lavoro della skin therapist

Alice Lastrato non è un medico e non prescrive farmaci. Dopo il diploma di estetista ha proseguito la formazione professionale con diversi corsi che le hanno permesso di specializzarsi in qualità di skin therapist. "Il mio lavoro consiste nel prendersi cura della pelle di una persona dal trattamento in cabina fino a consigliare i prodotti a casa. La skin therapist può non essere una truccatrice e occuparsi solo della pelle del viso". Non ama dire che "cura" l'acne, preferendo un altro verbo: "Io tratto la pelle e comprendo i suoi bisogni. Curare è una parola che viene associata al campo medico e non mi permetto di usarla".

Alice Lastrato
Alice Lastrato

Qual è il metodo di Alice Lastrato

"I miei risultati sono determinati solo da skincare, regole, buone abitudini. La skin care è cosa seria!" ha spiegato a Fanpage.it la skin therapist raccontando il suo percorso, che l'ha resa un punto di riferimento del settore, a cui si sono rivolte anche molte celebrities. Il metodo di Alice Lastrato prevede un'analisi profonda che va oltre l'aspetto fisico e che tiene conto anche della sfera emozionale: "Non parto mai dal toccare la pelle. Parlami di te, da che periodo arrivi, che percorsi hai fatto, come mai sei qui: poi si inizia di conseguenza a parlare dell'inestetismo. Insegno ad ascoltarsi. Sette anni fa ho avuto l'acne, non uscivo di casa, non riuscivo a lavorare. Nessuno mi faceva le domande che mi aspettavo di ricevere: le domande sono importanti e non le fa nessuno. Le emozioni incidono completamente sulla pelle. Tutti gli inestetismi arrivano da quello anche".

Alice Lastrato
Alice Lastrato

Le buone abitudini per voler bene alla pelle

Oltre alle emozioni, un ruolo nella salute della pelle lo rivestono i prodotti che si scelgono per la cura del viso. A volte ci si lascia influenzare dai social, dalla pubblicità, dai consigli di amici: in realtà, le esigenze sono diverse da persona a persona e lo sono quindi anche i risultati. "Non può esistere, per quanto mi riguarda, un trattamento standard per tutti: i trattamenti sono personalizzati" ha spiegato Alice Lastrato. Esistono comunque alcune accortezze che valgono per tutti, delle buone abitudini che possono aiutare e che vengono spesso sottovalutate: "Assolutamente la detersione e l'idratazione. L'acne può venire anche per l'uso di skin care a caso".

Aurora Ramazzotti
Aurora Ramazzotti

Normalizzare l'acne, più che accettarla

La parola chiave del metodo di Alice Lastrato è: normalizzazione. Il lavoro che fa con chi si rivolge a lei, è un percorso fatto di ascolto e buone abitudini. "L'acne o la couperose vengono sempre visti come inestetismi. Ma cosa ti è successo? Ma ti curi? Impariamo a modificare queste domande. Che periodo è? Come stai? La pelle ti risponde: l'acne può arrivare anche per periodi non particolarmente felici" ha spiegato. Proprio per questo motivo il suo invito a chi vive l'acne, da poco o molto tempo, è quello di cercare una risposta che tenga conto sia dei trattamenti che del proprio vissuto: "Cercare bene veramente anche l'ultima cosa che non è stata fatta. E poi il campo emozionale è fondamentale. Viviamo una vita molto stressante, ma la nostra pelle e il nostro corpo, che è una macchina perfetta, ci parla e ci dice tante cose".

Giulia De Lellis
Giulia De Lellis

E la normalizzazione oggi corre più veloce anche sui social, un tempo tempio della cosiddetta perfezione, dove era possibile trovare solo visi levigati e lisci, senza alcun inestetismo. Adesso sono le celebrities stesse a mostrarsi in chiavi più veritiere, senza abuso di filtri e ritocchini, lasciando spazio a una narrazione più autentica. Basti pensare a Giulia De Lellis o Aurora Ramazzotti, che più volte hanno raccontato della loro esperienza con l'acne. Entrambe si sono rivolte proprio ad Alice Lastrato: "Anche chi fa parte dello spettacolo ed è molto influente sui social inizia a mostrarsi. L'acne è sempre esistito, grazie a Dio oggi iniziamo a normalizzare" ha ammesso la skin therapist.

Matilda De Angelis
Matilda De Angelis

Skin positive: esiste o serve a fare like?

L'espressione skin positive è molto gettonata, per non dire abusata. Se per qualcuno dare visibilità e lottare per la normalizzazione dell'acne è una missione sincera, che nasce magari sulla scia di esperienze personali dolorose con la propria immagine, per altri è diventato solo uno strumento per fare like su Instagram. Se da un lato è vero che alcune celebrities sono le prime a mostrarsi in modo più autentico, per sdoganare l'irraggiungibile ideale di perfezione per troppo tempo portato avanti sui social, dall'altro lato è vero anche che questa esposizione è diventata un modo facile per far parlare di sé. A tal proposito Alice Lastrato ha voluto dire la sua, essendo nel settore da anni. Ha un'idea ben precisa al riguardo: "Io ho tante modelle che non vengono più scelte perché hanno l'acne. Non è vero che c'è skin positive nel mondo, non esiste".

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