Alexinomia, la fobia di chi ha paura di pronunciare i nomi delle persone: cause e sintomi

Oggetti impensabili o situazioni normalissime ai più, possono diventare per qualcuno fonte di un disagio estremo e paralizzante. Si va oltre la paura, si entra in un campo molto più invalidante e difficile da gestire, quello delle fobie. Alcune sono strane e molto rare, ancora poco conosciute: ma esistono. C'è per esempio chi ha paura di pronunciare il nome degli altri. Si chiama alexinomia.
Che cos'è l'alexinomia
Alexinomia deriva dal greco: "nessuna parola per i nomi". Chi ha questa fobia, prova una paura estrema nel pronunciare i nomi altrui in una conversazione. Non è la paura legata allo sbagliare nome, al chiamare qualcuno col nome di un altro: questa fobia, infatti, si fa avanti anche in presenza di persone che si conoscono benissimo. Non è necessariamente legata a sconosciuti, a persone con cui non ci si sente in affinità, individui con cui non si ha un legame. Vale anzi per i nomi dei parenti, per i soprannomi degli amici, insomma anche per le persone care.
Ecco perché questa tipologia di paura può avere un impatto significativo sulle interazioni sociali, sulle relazioni interpersonali e incidere anche sulle opportunità professionali di chi ne soffre. Usare i nomi personali, infatti, favorisce un senso di intimità e la vicinanza, serve a esprimere interesse per un'altra persona e entrare in connessione col prossimo. Per chi soffre di questa fobia, invece, diventa difficile avere rapporti con l'altro, diventa sempre più scoraggiante approcciare qualcuno, che si tratti di una riunione di lavoro o una festa tra amici. Il disagio si accentua nelle situazioni dove proprio non si può evitare di pronunciare un nome.
Cause e sintomi della alexinomia
Uno studio del 2023 pubblicato su Frontiers In Psychology ha esaminato le potenziali cause e i sintomi di questo fenomeno. "È sempre stato così, da quando ho memoria – racconta una partecipante allo studio – Non riuscivo a rivolgermi agli altri con i loro nomi e ci volevano sforzi estremi per provarci. Ne sono diventata davvero consapevole quando ho incontrato mio marito. Volevo rivolgermi a lui per nome, ma non ci riuscivo. È stato allora che ho capito che era un problema. Dico sempre: tu, hey o cose del genere".
I ricercatori hanno scoperto che le persone affette da alexinomia tendono a manifestare i seguenti sintomi in situazioni di collettività che richiedono l'uso dei nomi: imbarazzo, disagio psicologico, evitamento del contatto e dell'interazione, insicurezza, sentimento di inferiorità. Sostituiscono i nomi di Battesimo con: lui, il collega, il vicino, il mio compagno. Oppure li descrivono con le loro caratteristiche fisiche.
Sebbene le cause esatte siano ancora relativamente sconosciute, i ricercatori dello studio del 2023 e di un altro studio pubblicato nel 2024 hanno scoperto un collegamento con l'ansia sociale, dunque con una paura generale del giudizio o del rifiuto in contesti sociali. Questi individui possono avere difficoltà con l'espressione delle proprie emozioni, sensazione sperimentata sin dall'infanzia, quando magari c'era da rivolgersi a insegnanti particolarmente autoritari.
Come superare l'alexinomia
I ricercatori dello studio del 2024 suggeriscono che questa paura può essere superata con il tempo, la pratica e il supporto professionale, in particolare con la terapia della parola e l'esposizione graduale a situazioni che comportano l'uso del nome. In questo modo si va a desensibilizzare le proprie risposte alla paura e a sviluppare sempre maggiore sicurezza nella pronuncia.