Cosa fare se si ha paura di volare, come gestire l’aerofobia e perché aumenta con le notizie di incidenti

Le notizie relative a incidenti aerei generano sempre un certo effetto e vanno ad accentuare la paura di chi già soffre di aerofobia, ossia la paura di volare. Proprio oggi in Texas, per la precisione dall'aeroporto internazionale di Dallas Fort Worth, un Boeing 737-800 ha preso fuoco a causa di un guasto al motore. Immediatamente sono state diffuse le immagini dell'aereo fiamme, che è stato dirottato vero l'aeroporto internazionale di Denver con i passeggeri costretti a evacuare attraverso gli scivoli gonfiabili per raggiungere la pista di atterraggio e mettersi in salvo. Dodici i feriti, ma nessuno in gravi condizioni. Questo incidente fa seguito ad altre notizie simili che si sono susseguite nelle scorse settimane: prima l'incidente a Washington DC che ha causato la morte di 67 persone, poi quello a Toronto dove il velivolo si è schiantato in fase di atterraggio causando diversi feriti.
Cos'è l'aerofobia e perché i sintomi possono essere invalidanti
Di aerofobia avevamo parlato poche settimane fa con il dott. Davide Carlotta: psicologo, psicoterapeuta dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e docente della Scuola di specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università Vita-Salute San Raffaele. L'esperto aveva spiegato che la paura di volare è molto comune, ma solo in casi minori diventa realmente invalidante coi suoi sintomi: "Tante persone che hanno paura di volare, ma poi di fatto volano lo stesso, quindi riescono in qualche modo a gestire questa emozione e a non lasciarsi fermare. Per una certa quota di persone che hanno paura di volare, invece, si potrebbe arrivare a parlare di fobia specifica, che è definita, tra le altre cose, proprio dal fatto che questa paura proporzionata di una certa situazione, in questo caso volare, va a compromettere in modo significativo la qualità di vita dell’individuo".
Perché si ha paura di volare: le cause dell'aerofobia
L'insorgere di questa problematica può avere diverse cause: "Esistono tutta una serie di caratteristiche individuali, legate alla personalità di ciascuno, che possono portare a questo tipo di problemi, al di là dell'esposizione mediatica degli incidenti. Come spesso accade, è la combinazione di caratteristiche individuali e caratteristiche legate all'esperienza a determinare la suscettibilità a determinate condizioni. Se si hanno avuto effettivamente delle esperienze spiacevoli legate a qualche volo, questo potrebbe portare a un maggiore grado di allerta rispetto a tale contesto. Ma non è necessario essere incorsi in qualche incidente. Anche aver vissuto con disagio un volo, per altri motivi altri, può portare a una sensibilizzazione, a stabilire un'associazione tra il disagio personale e il volo".
Come gestire e come superare la paura di volare
Col giusto trattamento è una condizione che si può superare: "Esistono le terapie combinate, dove si combinano intervento farmacologico e intervento psicoterapico, ma la letteratura ci dice che si può uscire da queste condizioni anche con la sola terapia psicologica. È importante, però, capire che cosa sostiene questo timore, perché la paura del volare poi può essere legata a diverse condizioni. Potrei aver paura di volare perché temo gli spazi chiusi oppure perché ho paura di quelle quelle situazioni in cui mi trovo esposto al dover fare delle qualcosa davanti agli occhi di tante altre persone. C’è poi la paura dell'altezza o quella che accada qualcosa di catastrofico".
Qual è la relazione tra aerofobia e notizie di incidenti
Pur essendo statisticamente meno probabili e meno frequenti, gli incidenti aerei incutono più timore di quelli che quotidianamente si verificano sulle nostre strade. L'esperto ha approfondito anche questo aspetto: "Le notizie di incidenti, il modo in cui vengono trattate, possono avere un impatto in quanto intervengono sulla valutazione del rischio associato al volo, portando quindi a una sovra-rappresentazione delle probabilità che si verifichino episodi del genere, che poi, di fatto, sono eventi piuttosto rari. E qui il paradosso: proprio perché sono eventi rari tendono a essere molto dibattuti o comunque trattati dai vari media, portando, appunto, a una distorsione delle probabilità di rischio. Il tasso di incidenti aerei è assolutamente risibile rispetto alla quantità di voli commerciali che tutti i giorni solcano i nostri cieli, ma proprio perché sono eventi rari, ricevono un'esposizione, anche mediatica, che può falsare la percezione che il singolo ha dell'effettivo tasso di rischio. Un ulteriore elemento che contribuisce a questa distorsione nella valutazione del rischio è che siamo molto più sensibili ai segnali che non sappiamo decodificare. A meno che non si faccia un lavoro che implichi continui spostamenti a grandi distanze, per la maggior parte delle persone il volare è un evento abbastanza raro rispetto, per esempio, a viaggiare in auto. Abbiamo un maggiore grado di confidenza con gli spostamenti in auto. E sappiamo benissimo che sono molti di più gli incidenti automobilistici, anche con esiti letali, rispetto agli incidenti aerei".