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Quanto aumenteranno i prezzi dei biglietti aerei dopo l’introduzione delle tasse sui passeggeri

A partire dal prossimo anno il Governo Italiano ha approvato una nuova tassa di imbarco, meglio nota come tassa sui passeggeri: ecco quanto aumenteranno i prezzi dei voli.
A cura di Valeria Paglionico
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A partire dalla primavera 2025 ci saranno grandi cambiamenti nel settore viaggi: il governo italiano ha infatti imposto alle compagnie aeree delle nuove tasse sui passeggeri e inevitabilmente i prezzi dei voli andranno ad aumentare. Ryanair si è esposta pubblicamente per dire no alla manovra, visti i potenziali effetti negativi che potrebbe avere sul turismo. A quanto ammontano precisamente questi incrementi di costi? Ecco tutto ciò che c'è da sapere sulla questione.

Cosa prevede la tassa sui passeggeri

Nella Manovra economica che il Governo Italiano ha approvato per il prossimo anno è stata inserita una nuova tassa di imbarco, meglio nota come tassa sui passeggeri. A partire dall'1 aprile 2025, ovvero quando si darà il via agli orari estivi, i viaggiatori in partenza dai principali aeroporti italiani, saranno tenuti a pagare una tariffa extra tra i 50 centesimi e gli 8 euro a tratta. Gli aumenti interesseranno i voli verso i paesi extra-Ue e verranno applicati agli aeroporti con più di 10 milioni di passeggeri, dunque Fiumicino, Malpensa, Bergamo, Napoli, Venezia e Catania (a cui probabilmente si aggiungeranno anche Linate e Bologna). Con questo provvedimento si prevedono degli introiti pari ad almeno 5 milioni di euro: i fondi verranno usati da comuni e aree metropolitane interessate per provvedere a opere infrastrutturali e stradali.

L'opposizione di Ryanair

Ryanair si oppone a gran voce a questi aumenti sui voli, tanto che l'amministratore delegato Eddie Wilson è intervenuto personalmente sulla questione, definendo la misura "miope e regressiva". Si tratterebbe infatti di una politica fiscale non solo poco lungimirante ma anche potenzialmente dannosa per il settore turistico, soprattutto se applicata in un anno come quello del Giubileo (che si prevede particolarmente "movimentato" per il traffico aereo). Le compagnie, infatti, saranno costrette a modificare i loro piani operativi, rivedendo i prezzi che negli ultimi anni hanno contribuito a democratizzare i voli, favorendo il boom turistico internazionale. Ryanair, dunque, chiede al governo italiano di revocare il provvedimento, così da evitare che il settore travel perda vitalità e accessibilità.

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