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Natale 2024

Come e dove fare il Presepe in casa: i consigli per realizzarlo e come nasce la tradizione di Natale

Il presepe (dal latino praesepium, cioè recinto chiuso o mangiatoia) non può mancare nelle case degli italiani. C’è chi lo fa minimal, con la sola Sacra Famiglia e chi lo arricchisce di tanti personaggi, pastori e non solo.
A cura di Giusy Dente
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Non c'è Natale senza presepe. Nelle case degli italiani la tradizione è molto radicata. Certamente addobbare l'albero di Natale, con decorazioni a tema e lucine, resta un rituale irrinunciabile, ma per tantissime famiglie anche riunirsi attorno al presepe è un momento intoccabile, a cui si tiene molto. Per alcuni è qualcosa da tramandare di padre in figlio, di generazione in generazione, da posizionare in bella vista all'ingresso di casa o nel soggiorno. Basti pensare a Napoli, città iconica quando si parla di presepe. Qui c'è addirittura una strada famosa in tutto il mondo (via San Gregorio Armeno) che raggruppa tutto l'artigianato locale, con statuine classiche e altre più originali e irriverenti. Infatti oltre ai classici pastori, si sono fatti avanti anche altri personaggi, quelli più in vista nel mondo della politica, dello sport (quest'anno ha fatto la sua comparsa Jannik Sinner), dell'attualità. Risalendo l'etimologia del termine, la parola deriva dal latino praesaepe, che significa mangiatoia o recinto chiuso per gli animali. Primissime forme di rappresentazione di questo tipo risalgono addirittura al III secolo, il dipinto di un artista ignoto nelle Catacombe di Priscilla sulla Via Salaria a Roma. Per come lo conosciamo noi, invece, l'origine del presepe si fa risalire a San Francesco d'Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività.

Come nasce il Presepe e perché si chiama così

Il presepe (dal latino praesepium, cioè recinto chiuso o mangiatoia) ha una lunga tradizione. Il suo "inventore" riconosciuto è però San Francesco d'Assisi, che pensò nel 1223 di ricreare a Greccio la scena della Natività sotto forma di presepe vivente, dunque con persone in carne e ossa. Il primo presepe inanimato è invece quello di Arnolfo di Carnbio del 1280, scolpito nel legno ed ancora oggi conservato nella cripta della Cappella Sistina di S. Maria Maggiore a Roma. La tradizione è arrivata fino ai giorni nostri, seppur con qualche modifica nell'estetica e nei personaggi.

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Quali sono i pastori del Presepe e come posizionarli

Ovviamente ci sono alcune statuine fondamentali e irrinunciabili nel presepe. Quelle essenziali alla raffigurazione della Natività già bastano: è sufficiente posizionare nella grotta la Sacra Famiglia, dunque Maria e Giuseppe con il bue e l'asinello, all'esterno i tre Re Magi coi pastori. La mangiatoia deve rimanere vuota fino alla notte di Natale: la statuina del Bambinello va posizionata solo a mezzanotte. Ogni statuina è molto di più di un semplice personaggio della storia, ha anche un significato simbolico. Gaspare, Melchiorre e Baldassarre rappresenterebbero le tre età dell'uomo: gioventù, maturità e vecchiaia. Per quanto riguarda i loro doni: l'incenso indica la Divinità di Gesù, la mirra il suo essere uomo, l'oro la sua regalità. I pastori sarebbero l'umanità da redimere. Questi ultimi vanno collocati a sinistra della capanna (guardando frontalmente), dal lato di Maria e del bue.I Re Magi arrivano invece dal lato opposto.

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Il significato religioso del Presepe

Per i cristiani il presepe è il racconto del mistero della Natività, dunque la nascita di Gesù. È un simbolo della fede cristiana e viene realizzato anno dopo anno proprio per rinnovare la propria devozione.

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Dove fare il Presepe in casa: i posti consigliati

Ogni posto è buono, purché il presepe ci sia. Ovviamente va tenuto conto delle dimensioni del presepe stesso e dalla sala che lo accoglierà, affinché non sia eccessivamente d'intralcio. Un presepe minimal, dunque solo con la Sacra Famiglia, si può tranquillamente esporre agevolmente ovunque, magari in soggiorno oppure all'ingresso dell'abitazione, per accogliere gli ospiti e vederlo subito a colpo d'occhio quando si entra. C'è poi chi realizza presepi ben più elaborati, ricavati su mensole o posizionati sopra i mobili.

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Come realizzare la struttura del Presepe

Il primo step è posizionare della carta verde alla base e poi quella che fungerà da parete, solitamente scura, così da sembrare una parete rocciosa: questo effetto si può facilmente ottenere accartocciandola. Si possono tenere ferme semplicemente con del nastro adesivo. Come riempitivo e sostegno si possono usare dei vecchi giornali. Una volta creata la cornice si può procedere posizionando le casette, le botteghe, i pozzi, le cascate e le fontane. Con della semplice carta stagnola si può creare l'effetto di un laghetto. Poi si possono mettere le lucine: un effetto particolarmente scenografico si ottiene facendole passare all0interno delle casette, in vista attraverso le finestrelle. Poi si può coprire tutto con paglia e muschio, in modo da nascondere anche i fili delle luci. Solo a questo punto si possono inserire tutti i pastori cominciando a strutturare la scena della Natività con Maria, Giuseppe, il bue, l'asino e l'angelo. Poi si mettono tutti gli altri lasciando Gesù per ultimo.

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Quali sono i simboli sul Presepe di Natale

Solitamente la scena si ricrea dentro una grotta, simbolo materno per eccellenza dove è avvenuta la nascita miracolosa. È un luogo a metà tra luce e tenebre, che rimanda al mistero della vita ma al tempo stesso anche della morte. La stella fa riferimento alla leggenda della cometa: è simbolo di conciliazione tra ordine e disordine. Il pozzo, collegando la superficie e il sottoterra, rappresenta illegame tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Molti inseriscono nella rappresentazione un forno: è dove si sforna il pane, chiaro riferimento a Cristo. L'osteria è il simbolo del peccato che serpeggia tra gli uomini: è l'eterna lotta tra il bene e il male.

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