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Opinioni

Emma si veste come vuole: smettiamola di dire agli altri che il loro corpo è sbagliato

Quando per tutta la vita ti dicono che sei sbagliata e che il tuo corpo non va bene, che quella gonna ti sta stretta, che quei pantaloni non sono per te, che il bikini ti sta male, che non devi mostrare troppa pelle, finisci col crederci. Ti guardi e l’unico sentimento che provi è la vergogna.
A cura di Giusy Dente
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Emma Marrone
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Poi succede che cresci, che quando ti guardi allo specchio non vedi più solo quell'involucro che la gente è pronta sempre a demolire. E chissà poi perché dedica tutte quelle energie a criticarlo così tanto! Vedi la storia che quel corpo racconta, vedi le sue battaglie, vedi ciò che ha fatto; vedi i suoi limiti certo, ma anche tutte le sue possibilità. Ricordi tutte le volte che qualcuno ci ha visto qualcosa di meraviglioso e lo ha fatto brillare quando non ne avevi tu le forze. Ce ne dimentichiamo troppo spesso, circondati come siamo di perfezione: corpi perfetti, vite perfette, sui social non c'è posto per le sbavature, per il benché minimo difetto. Ecco perché poi quando ti fanno notare la pancia o la cellulite, ti sembra di non essere abbastanza e valere zero: non reggi il confronto, perché ti vedi troppo lontana da quello che il mondo sembra volere, come se fosse l'unica possibilità meritevole di amore. E qui il circolo diventa vizioso, perché contro quel modello non potrai mai vincere: è qualcosa non appartiene alla vita reale, ma solo a quella virtuale. I confini si sono assottigliati, i due universi si sono fatti pericolosamente vicini e non tutti riescono a tenerli separati, distinguendo dove finisca l'uno e dove inizi l'altro.

Emma Marrone
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Emma Marrone contro il body shaming

Essere un personaggio pubblico significa essere sulla bocca di tutti, non sempre in modo positivo e benevolo. Fa parte del gioco, ma l'esagerazione è diventata all'ordine del giorno: i confini sono stati ampiamente superati. Protetti dagli schermi di smartphone e pc, si possono sfogare le proprie frustrazioni e dare voce a tutto l'odio che segretamente si cova, utilizzando il prossimo come fosse un punchingball. E si sa: quando vuoi ferire qualcuno, chiamare il causa il suo aspetto fisico è l'arma più potente. È una lama affilata che colpisce sempre nel segno, che non sbaglia mai, che arriva dritta al punto più debole.

Il bodyshaming sui social è difficile da arginare, se non educando le persone a valori che si stanno perdendo, nel magma di odio dilagante in cui tutti sono in diritto di dire tutto. Vale soprattutto per le persone più fragili, per le nuove generazioni, completamente immerse nel mondo dei social e delle apparenze, sempre più incapaci di comprenderne i limiti e separarlo dalla vita reale. Quando hai un po' di vita sulle spalle, qualche certezza in più su te stesso, un po' più di consapevolezza su chi sei, i castelli di carta crollano; il superfluo (comprese le critiche sterili) rimane indietro. È un peso che non vale la pena mettersi addosso, perché ci sono cose più importanti da mettere nel bagaglio, più meritevoli d'attenzione.

Emma Marrone
Emma Marrone

Emma Marrone, per esempio, quel peso se lo è scrollato di dosso, perché ha capito che non ha valore. In questi anni, in cui è stata sempre sulla cresta dell'onda, le cattiverie non sono mancate. L'ultimo episodio in ordine di tempo, è stato il delicatissimo commento: "Tra poco spacca il palco se continua così" lasciato da un utente sotto a una sua foto. Ma la cantante, donna grintosa e forte, ha imparato a lasciar andare il superfluo, a non dare importanza a questi commenti vuoti. A chi la vorrebbe diversa, più magra e meglio vestita (o più semplicemente meno sfacciata e libera), lei oggi contrappone esattamente ciò che è, con orgoglio, senza fare alcun passo indietro per adeguarsi.

La rivendicazione fatta sul palco di Azzano Decimo, è quella di una donna di 40 anni che ha compreso il proprio valore e che ha imparato ad amarsi, ad amare anche quel corpo imperfetto ma vero, che racconta il suo vissuto, che racconta chi è, che le permette di esprimersi. È un corpo che non vuole censurare, che esige rispetto e non giudizi. Il suo monologo contro il bodyshaming ci ricorda di non scendere a compromessi con gli stereotipi, di non lasciarci sopraffare dalla vergogna. Ci dice di imparare a mettere davanti a tutto la nostra unicità, valorizzandola e amandola ogni giorno. In questo modo si saprà sempre chi c'è dall'altra parte dello specchio e non si correrà il rischio di perdersi.

Il monologo di Emma Marrone

La cantante da tempo si batte contro l'odio online e in particolar modo contro il dilagante body shaming. Per questo ha lanciato un potente messaggio dal palco di Azzano Decimo (in provincia di Pordenone) dove era in concerto: per ricordare una volta per tutte che nessuno ha il diritto di farci sentire sbagliati, di farci vergognare.

Chissà domani sui social cosa scrivono sul mio corpo, che non va bene. A me ne non me ne frega niente. Voglio dire soprattutto alle ragazze giovani, quelle che devono fare ancora un po’ di vita per avere le spalle forti e grosse come ce l’ho io: non state dietro a certe cose. Ogni corpo ha la sua dignità, ogni corpo ha la sua bellezza, la perfezione non esiste e se esiste ci ha messo mano un chirurgo, credetemi. Mostratevi senza vergogna, senza pudore, come faccio io. Non me ne frega niente di quello che scrivono, non sono arrivata a 40 anni per farmi dire da quattro ignoranti come mi devo vestire. Vado orgogliosa del mio corpo. Questo corpo ha combattuto un sacco di battaglie e se voglio salire nuda su un palco credo di potermelo permettere, indipendentemente da tutto. Sentitevi sempre libere e liberi di esprimervi come meglio credete per voi stessi. Chi giudica è perché probabilmente ha una vita talmente a pezzi che l’unica cosa che gli rimane è parlare male degli altri. Siate sempre fiere e fieri di voi stessi e non abbiate mai il pudore di mostrare il vostro corpo per quello che è. Respiriamo, siamo vivi, ed è bello mostrarci come siamo, anche se ci sono dei difetti, anzi i difetti fanno la meraviglia di quello che siamo. Fidatevi.

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Giornalista dal 2018, laureata in Lettere ed Editoria e Scrittura, consegue al termine degli studi universitari il master in Critica giornalistica presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico di Roma. Qui, oltre a portare avanti la formazione accademica e a fare esperienze di redazione, coltiva la passione per la radiofonia, collaborando con emittenti web e seguendo corsi di dizione e conduzione. Attualmente a Milano scrive per Fanpage.it, nell'area Stile e Trend, occupandosi prevalentemente di storie e interviste, questioni di genere, storie di donne.
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