Staminali, passa la sperimentazione col metodo Stamina in commissione
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Sì alla sperimentazione clinica per l'uso di cellule staminali mesenchimali, cioè quelle usate con il metodo Stamina. La commissione Affari sociali oggi era chiamata a pronunciarsi sul testo del decreto Balduzzi approvato in prima lettura dal Senato il 10 aprile e in scadenza il 25 maggio. L'aula ha dato il via libera unanime all'emendamento che prevede la sperimentazione stessa, promossa dal ministero della Salute. Il ministero si avvale a tal fine di Aifa, Iss e Cnt. Il testo per la conversione in legge del decreto andrà in aula venerdì. Secondo l'emendamento saranno stanziati tre milioni di euro, vincolati nel Fondo sanitario nazionale, per la sperimentazione. La sperimentazione è autorizzata a partire dal 1 luglio per 18 mesi e per garantire "la ripetibilità delle terapie le modalità di preparazione" dovranno essere rese disponibili ad Aifa e Iss. La Commissione ha poi approvato anche un emendamento che istituisce un Osservatorio, formato da esperti e famiglie, per il monitoraggio dei casi.
"Ok alla sperimentazione, ma senza nuocere ai parenti" – "Abbiamo voluto consentire la possibilità di fare una sperimentazione clinica con le staminali, e in questo caso a Stamina Foundation. Ma con un unico paletto: ciò che danno non deve essere nocivo ai pazienti". ha detto all'Adnkronos Pierpaolo Vargiu, presidente e relatore della Commissione Affari sociali della Camera, dopo il voto in vista della conversione in legge del decreto sulle cure a base di cellule staminali, già approvato dal Senato. "Dal mio punto di vista è andata bene – commenta Vargiu all'uscita dei lavori – perchè avevamo di fronte un tema delicato, complesso, che colpisce tutte le sensibilità. Per noi non era facile, dovevamo tenere conto anche dell'intervento del Senato e dovevamo compendiare varie esigenze". Vargiu si riferisce da un lato "all'attenzione che dovevamo avere nei confronti del mondo scientifico", che recentemente aveva manifestato perplessità sul metodo Stamina, e dall'altra "all'attenzione, ancora più alta, per l'esigenza di fare sperimentazione. Non dimentichiamoci – conclude – che il nostro datore di lavoro sono i pazienti e le famiglie".
Attimi di tensioni a Piazza Montecitorio – E mentre in Parlamento va avanti l'esame del decreto Balduzzi, in piazza Montecitorio si sono radunati famiglie di malati e comitati di pazienti a sostegno delle cure compassionevoli e della sperimentazione della terapia con cellule staminali del protocollo Stamina. Palloncini azzurri e una piccola bara bianca in piazza Montecitorio, molti manifestanti indossano t-shirt con la scritta "Sì alla vita, sì a Stamina" e mostrano foto di malati. Il raduno ha rischiato però di degenerare quando qualche manifestante ha iniziato a gridare "assassina Lorenzin" all'indirizzo del ministro della Salute. E ancora “Lasciateci curare, i bambini non si toccano”, piuttosto che “Non è la malattia ad ucciderci, siete voi a condannarci a morte”. Il servizio d'ordine della polizia ha faticato a tenere i presenti dietro le transenne. I manifestanti hanno chiesto di incontrare il ministro della Salute.