Stamina: Vannoni patteggia 1 anno e 10 mesi. Guariniello: “Vince la giustizia”
Per il professore Davide Vannoni si chiude il capitolo principale della vicenda Stamina. Il gup di Torino Potito Giorgio ha emesso la sentenza che accoglie il suo patteggiamento a una pena di un anno e dieci mesi con i benefici di legge. Davide Vannoni era a processo per associazione a delinquere e truffa. La Procura di Torino per accettare la richiesta di patteggiamento avanzata dai legali di Vannoni aveva imposto alla Stamina Foundation di interrompere le proprie attività anche all’estero. Il gup, oltre a Vannoni, ha accolto le richieste di patteggiamento di altri sei co-imputati con pene che variano tra un anno e un anno e nove mesi. Tra questi Marino Andolina (un anno e nove mesi), ex vicepresidente della Stamina Foundation e braccio destro di Vannoni. Accolti i patteggiamenti anche della biologa Erica Molino (un anno e sette mesi) e dell'ex presidente dell'associazione farmaceutica Medestea Gianfranco Merizzi (un anno e quattro mesi). Sono stati invece rinviati a giudizio con rito ordinario quattro medici bresciani, per i quali i difensori avevano chiesto il proscioglimento: sono Fulvio Porta, Arnalda Lanfranchi, Carmen Terraroli e l'ex direttore sanitario degli Spedali Civili di Brescia, Ermanna Derelli. Il gup ha inoltre condannato Carlo Tomini, ex dirigente Aifa, che aveva chiesto il rito abbreviato a sei mesi di reclusione con i benefici di legge, ma con provvisionali nei confronti delle parti civili che si aggirano sui centomila euro.
“Vannoni si sente innocente, convinto della validità del metodo Stamina” – “Dopo anni di indagini e discussioni – ha commentato il procuratore Raffaele Guariniello – questa sentenza ci insegna che la giustizia ce l’ha fatta e grazie alla giustizia vince anche la scienza”. “La giustizia ha fatto il suo corso. Ma a uscirne sconfitta è proprio la scienza. E sarà la scienza a dare conto della validità di Stamina”, questo invece il commento di Liborio Cataliotti e Pasquale Scrivo, avvocati difensori di Vannoni. “In cuor suo – hanno detto gli avvocati del padre del metodo Stamina – Vannoni si sente innocente. E resta convinto della validità del metodo”.