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Stamina, la mamma di Sofia scrive al ministro: “Non spezzi il suo futuro”

“Non siamo pazzi visionari, i bambini stanno meglio”: così Caterina Ceccuti, la mamma della bambina simbolo delle cure Stamina, al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Il suo appello dopo la bocciatura del protocollo da parte degli esperti.
A cura di Susanna Picone
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Quando si parla di metodo Stamina spesso si pensa alla piccola Sofia, una bambina fiorentina malata di leucodistrofia metacromatica diventata il simbolo di queste cure. Grazie alle cure con le cellule staminali Sofia ha compiuto, secondo i suoi genitori, dei progressi. E proprio per questo, in seguito alla bocciatura del protocollo di Vannoni da parte del comitato degli esperti, la mamma della bambina si è voluta rivolgere direttamente al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Venga a vedere Sofia, non spezzi il suo futuro”, così Caterina Ceccuti ha scritto in una lettera inviata al ministro e pubblicata da Il Quotidiano Nazionale. “Io e mio marito la invitiamo a visitare Sofia di persona. Solo così, a nostro avviso, potrà raccogliere realmente, e non per sentito dire, le informazioni che le sono necessarie a prendere una decisione obiettiva sul futuro, sulla salute e sulla dignità di questi piccoli cittadini e delle loro famiglie malate di negligenza e di abbandono, che ora più che mai sono sotto la sua diretta responsabilità”.

L’appello dei genitori dei bimbi malati – La mamma di Sofia spiega al ministro che sua figlia, come tanti altri bambini malati, ripongono in lei “l’ultima speranza per un futuro più dignitoso di quanto la malattia non conceda loro”. Racconta alla Lorenzin di quando suo marito le ha annunciato il no secco degli esperti al protocollo: era sul lettone insieme alla piccola. Giocavano ad accarezzare un peluche e per farlo la bambina apriva tre quarti della manina destra che, secondo l’elettromiografia eseguita a novembre 2012 dagli Spedali Civili di Brescia, non avrebbe mai più potuto muoversi. Caterina Ceccuti racconta della successiva telefonata di un’altra mamma, quella di Gioiele, affetto da Sma. Un altro bambino che, come Sofia, sta meglio grazie alle cure.

E allora si chiede: è possibile che tutti i genitori siano diventati un branco di pazzi visionari? La mamma della piccola Sofia spiega anche di non essere rimasta sorpresa dalla bocciatura del metodo Stamina: “È curioso, non trova ministro, che a comporre la rosa dei nomi della commissione siano quegli stessi scienziati che per mesi hanno firmato e rilasciato dichiarazioni contro la cura Vannoni”. E il pensiero di Caterina Ceccuti non è certo distante da quello espresso da Davide Vannoni: il presidente di Stamina ha parlato degli esperti che hanno bocciato il protocollo come di una “commissione farlocca di parte”.

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